Intimidazioni a Lamezia, Doris Lo Moro: «Restituire piena credibilità all’azione pubblica, basta zone d’ombra»
La consigliera comunale di opposizione: «Un po’ di imbarazzo c’è, ci sono persone che avrebbero il dovere di esprimersi su ciò che sta accadendo»

La consigliera comunale di Lamezia Doris Lo Moro, a capo dell’opposizione in Consiglio, questa mattina a margine del consiglio comunale aperto si è detta «vicina innanzitutto alla città e pronta a collaborare con la maggioranza», cogliendo anche l’occasione per rimarcare alcuni aspetti cruciali. «Naturalmente – dice Lo Moro – ciascuno di noi ha un ruolo: quello dell’amministrazione comunale e, per quanto mi riguarda, quello di consigliere d’opposizione. Sono ruoli diversi, ma entrambi necessari. Non c’è dubbio che la città abbia difficoltà da affrontare, e credo che ciò che un Comune – attraverso le sue istituzioni – può e deve fare è restituire piena credibilità all’azione pubblica: con trasparenza, con partecipazione, ma anche con una credibilità personale. I cittadini devono sapere che esiste un presidio di democrazia solido e affidabile. Da parte dell’opposizione non ci sono problemi su questo terreno, lo dico con sincerità. E credo che lo stesso desiderio di credibilità ci sia anche nella giunta, nel sindaco e nella maggioranza». Poi la “stoccata”: «Tuttavia, ci sono aspetti che non tornano. Ci sono piccole cose, che in realtà tanto piccole non sono, e che generano imbarazzo. Faccio un esempio. L’ultimo rapporto DIA 2024 lancia un allarme chiaro: la criminalità organizzata guarda sempre più ai settori dell’economia. Il tentativo di estorsione va esattamente in questa direzione. Ma la DIA aggiunge un altro elemento preoccupante: l’espansione dell’economia illegale e dell’evasione fiscale. Ecco, siamo in una città in cui bisognerebbe discutere anche di questo, e invece non sembra che questa discussione venga affrontata. Lo dico in modo soft, ma un po’ di imbarazzo c’è, perché ci sono persone che avrebbero il dovere di esprimersi su ciò che sta accadendo. Solo pochi giorni fa abbiamo letto della condanna per evasione fiscale di un soggetto noto. E non abbiamo ascoltato una sola parola di commento. L’evasione fiscale, lo ricordo, è il reato su cui in Parlamento ho discusso la decadenza di Berlusconi. Non è una banalità. Una città credibile non può far finta di niente: deve evitare queste zone d’ombra». (Gi.Cu.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato