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«Calabria regione che guarda al futuro». Ecco il programma di Occhiuto – IL DOCUMENTO

Dalle riforme alla sanità, dall’ambiente al turismo e al lavoro: le linee programmatiche che il presidente oggi presenterà al Consiglio regionale

Pubblicato il: 20/11/2025 – 11:27
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«Calabria regione che guarda al futuro». Ecco il programma di Occhiuto – IL DOCUMENTO

CATANZARO «La Calabria, oggi, non è più la Regione che subisce le narrazioni altrui: è la Regione che scrive la propria storia, che rivendica con orgoglio la propria identità e che guarda al futuro, ai prossimi cinque anni, con la certezza di poter offrire al Paese e al mondo il meglio di sé. Governeremo nuovamente – forti di quanto realizzato e con la visione di un nuovo futuro – per proseguire nel percorso tracciato». Lo scrive il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nelle linee programmatiche che saranno presentate oggi nella seduta del Consiglio regionale: le linee programmatiche, consultabili nella versione integrale alla fine di questo articolo, sono condensate in dieci punti. Ecco, in sintesi, alcuni aspetti rilevanti.

“RIFORME: la Calabria che cambia”

Nel documento si fa il punto sulle riforme effettuate nella passata legislatura (a esempio, Consorzi di bonifica, rifiuti e idrico). «Dopo decenni di promesse mancate e di rassegnazione, in soli quattro anni – scrive Occhiuto – è stato avviato un percorso di trasformazione reale, concreto, strutturale. E questo percorso non si ferma qui. La nostra determinazione è quella di rafforzare quanto fatto, di consolidare queste riforme epocali, di renderle stabili e durature nel tempo». Il tema della lotta alla ‘ndrangheta: «La battaglia – sottolinea Occhiuto – non è conclusa, per rendere la Calabria davvero libera dalla morsa della criminalità organizzata serve un impegno costante e quotidiano. Per questo continueremo a chiedere la piena collaborazione di tutte le istituzioni dello Stato, a ogni livello, perché soltanto unendo le forze potremo vincere questa sfida».

“SANITÀ: fine del commissariamento, inizio di una nuova era”

«La sanità calabrese – spiega Occhiuto nelle linee programmatiche – è commissariata da quindici lunghi anni.  Un commissariamento che – fino a quattro anni  fa – ha significato paralisi, scelte calate dall’alto, bilanci incerti e nessuna programmazione reale. Oggi, però, siamo finalmente ad un passo dalla fine di questa stagione difficile. Il percorso avviato negli ultimi 4 anni ha già portato a risultati concreti». Il punto sui nuovi ospedali in costruzione: «Saranno terminati fra la fine del 2026 (Sibaritide), quella del 2027 (Vibo Valentia) e quella del 2028 (Palmi). Non saranno solo questi ospedali, previsti da più di quindici anni e mai realizzati, ad essere portati a termine e a permettere di rinnovare completamente la nostra rete ospedaliera. Ci saranno anche nuove realizzazioni e riqualificazioni importanti: fra l’ottobre del 2027 e la fine del 2029 termineranno i lavori di riqualificazione dell’ospedale di Locri e di quello di Polistena oltre all’ampliamento dell’ospedale di Crotone, e, soprattutto, la costruzione dei nuovi ospedali di Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza». L’orizzonte: «Il prossimo obiettivo – dichiara Occhiuto – sarà quello di liberarci dalle camicie di forza del commissariamento prima e del Piano di rientro dopo. Subito dopo l’uscita dal Commissariamento e dal Piano di rientro verrà realizzata una riforma strutturale dell’organizzazione della sanità in Calabria, impossibile prima di questi due fondamentali passaggi. L’obiettivo sarà quello di accorpare tutti gli ospedali provinciali (sia Spoke che Hub) sotto uniche Aziende ospedaliere provinciali (Aop), con le Aziende sanitarie provinciali (Asp) che invece saranno specializzate esclusivamente sull’assistenza territoriale. Con questa grande riforma avremo un’immediata ottimizzazione organizzativa, nella gestione delle risorse, del personale, dei posti letto».

“AMBIENTE E ACQUA: tolleranza zero e futuro sostenibile”

«La Regione – prosegue Occhiuto – supporterà Arrical nella fase transitoria e nelle fasi di attuazione del nuovo modello di governance dei rifiuti. Con la riforma del ciclo integrato dei rifiuti, a seguito dell’approvazione dei piani d’ambito, saranno individuati i tre gestori delle aree nord, centro e sud che, sostituendosi ai Comuni, dovranno garantire la gestione dell’intero ciclo. Quanto all’idrico, «l’obiettivo al 2030 è quello di creare un sistema più efficiente e di ridurre le dispersioni del 50%, quindi al di sotto della media nazionale». Infine, «l’obiettivo primario in materia di depurazione è quello di arrivare all’azzeramento delle procedure di infrazione europee».

“AEROPORTI E TURISMO: la Calabria che vola”

Occhiuto rimarca: «Continuerà l’opera di attrazione degli investimenti per il turismo, soprattutto in relazione alla realizzazione di alberghi a cinque stelle nel nostro territorio. Parallelamente saranno rifinanziati i bandi per l’ammodernamento delle strutture ricettive esistenti. Grande spazio verrà dato ai progetti per lo sviluppo dei porti turistici e per aumentare ancora di più il numero di collegamenti aerei da e per la Calabria: i prossimi obiettivi saranno i voli intercontinentali. Sul fronte aeroportuale, proseguiranno gli interventi del Cis “Volare”, con la creazione di nodi intermodali a Lamezia e Reggio Calabria, integrando aeroporti, ferrovie e terminal bus. Particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione del sistema ettometrico di collegamento tra aeroporto e stazione ferroviaria di Lamezia, creando un nodo di scambio completo con parcheggi e accessi alle principali arterie stradali».

“INFRASTRUTTURE ED ENERGIA: connettere e modernizzare”

Con riferimento all’energia, focus sull’idroelettrico, «una sfida prioritaria in vista della scadenza delle concessioni in essere prevista nel 2029. La Regione dovrà ridisegnare un nuovo modello di governance che permetta di ridistribuire i benefici all’interno del sistema economico calabrese attraverso un utilizzo intelligente del surplus energetico e al fine anche di valorizzare a pieno il patrimonio idrico di cui disponiamo. Si procederà – annuncia Occhiuto – alla creazione di una “utility regionale” a capitale misto che dovrà gestire tutti gli impianti presenti in Calabria e realizzare un corposo piano di investimenti per riqualificare le opere esistenti e migliorarne l’efficienza con l’obiettivo di diventare il più grande hub energetico del Mezzogiorno». Ovviamente, particolare attenzione allo sviluppo del Porto di Gioia Tauro: «Grazie al Multimodal Transport Operator (Mto), Gioia Tauro può diventare non solo hub di transhipment,  ma  anche  porta di accesso terrestre ai mercati europei».

“LAVORO E WELFARE: mai più precariato”

«La sfida per il prossimo quinquennio – si legge poi nelle linee programmatiche – sarà chiudere definitivamente i bacini ancora attivi, inserendo la clausola “mai più precariato” in tutte le politiche regionali e costruendo un sistema di monitoraggio che impedisca il ritorno a forme di lavoro instabile. Nei prossimi anni si punta a creare un Sistema regionale delle Competenze in grado di incrociare in tempo reale le richieste delle imprese con l’offerta formativa, attivare Academy territoriali e di filiera, diffondere strumenti digitali avanzati per l’apprendimento continuo e rafforzare i percorsi di apprendistato duale dedicati soprattutto ai giovani e ai Neet».

“AREE INTERNE E MINORANZE: la Calabria autentica”

Occhiuto conferma una proposta lanciata in campagna elettorale: «Per contrastare il fenomeno dello spopolamento e favorire la rinascita dei piccoli Comuni delle aree interne, la Regione attiverà il programma “Casa Calabria 100”, che prevede la concessione di un contributo fino a 100.000 euro destinato all’acquisto e alla ristrutturazione di abitazioni».

“ECONOMIA E BILANCIO: investire per crescere”

«Nei prossimi cinque anni – aggiunge Occhiuto – rafforzeremo il nostro impegno per elevare il livello delle competenze, sviluppare il capitale umano e trattenere i talenti nella nostra terra. La Calabria che vogliamo è una Calabria che investe sulle sue risorse migliori, i giovani, per costruire insieme un futuro di crescita, opportunità e prosperità per tutti». Si chiude quindi con “AGRICOLTURA E FORESTE: ricchezza da coltivare” e “ISTRUZIONE E CULTURA: le chiavi del riscatto”. (a. cant.)

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