Sbarra: «Consolidare i segnali di crescita della Calabria. E avanti con il Ponte»
Il sottosegretario a Catanzaro: «In questi tre anni il governo ha fatto tanto per la nostra regione. Sulla Zes bene ma bisogna fare di più. Autonomia? I Lep prima di tutto»

CATANZARO «I dati economici e sociali della Calabria sono assolutamente positivi. Cresce l’economia, ripartono gli investimenti, vanno bene alcune filiere, c’è un aumento dell’occupazione, superiore a quella che si sta registrando nel Sud e nell’intero Paese. Sono dati economici e sociali che noi dobbiamo saper consolidare, migliorare e rafforzare per recuperare i tanti divari che ci separano dal resto del Paese». Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al Sud, Luigi Sbarra, a Catanzaro per partecipare a un convegno sul tema “Lavoro-infrastrutture-Zes” alla Camera di Commercio. L’occasione, per Sbarra, per fare un punto sulle politiche del governo relative al Mezzogiorno e alla Calabria, anche con riferimento alla manovra in discussione in Parlamento, e sull’autonomia differenziata. «Il governo Meloni – ha specificato Sbarra – è riuscito a concretizzare 1.200.000 posti di lavoro e il dato importante di assoluto valore è che più della metà dei posti di lavoro si è determinata nel Sud e in Calabria».
Infrastrutture
Sul tema delle infrastrutture, Sbarra ha evidenziato che «il governo Meloni ha investito tantissimo, soprattutto nel Mezzogiorno e in Calabria. Penso ai quasi 3,8 miliardi per la Strada statale 106, agli investimenti sull’Alta velocità ferroviaria, sui lavori di ammodernamento dell’autostrada, sulla Trasversale delle Serre, sulla portualità, a partire da Gioia Tauro. Nella prospettiva, la realizzazione del Ponte sullo Stretto – ha sottolineato il sottosegretario – resta una grande priorità per questo governo. Appena avremo l’ufficialità dei rilievi che ha mosso la Corte dei conti, il governo risponderà perché il Ponte, oltre ad essere una grande opera di ingegneria importante, collegherà Sicilia e Calabria per connettere meglio il Sud con il resto del paese e con l’Europa. Il Ponte poi trascina ulteriori risorse per ammodernare le nostre vie di comunicazione».
La Zes
Un passaggio ad hoc Sbarra l’ha dedicato alla Zes, che – ha sostenuto – «si sta dimostrando una misura estremamente significativa per la capacità di attrarre investimenti. Il governo ha stanziato 5,4 miliardi che hanno determinato un impatto economico complessivo pari a 27 miliardi con 35.000 nuovi posti di lavoro. Bisogna fare di più, bisogna avere la possibilità di stimolare ulteriori investimenti in forza di questa grande opportunità. La Zes semplifica le procedure per chi vuole fare investimenti e attraverso il beneficio fiscale del credito di imposta sostiene investitori che vogliono realizzare crescita e occupazione nel Mezzogiorno e in Calabria. La Legge di stabilità in discussione in queste ore in Parlamento – ha rilevato il sottosegretario – per il 2026 destina 2,3 miliardi sulla Zes e introduce un elemento di grande significato, la triennalità degli stanziamenti. La Zes è un pezzo importante della politica industriale nel Mezzogiorno».
Autonomia differenziata
Un tema di scottante attualità è quello dell’autonomia differenziata, con le nuove “fughe” in avanti della Lega. Secondo Sbarra «il governo sull’autonomia differenziata è impegnato a rafforzare l’unità nazionale e la coesione territoriale. Il tema dell’autonomia è stato introdotto con la riforma del Titolo V della Costituzione, intese preliminari erano già state concordate e definite nel 2018 col governo Gentiloni. Il punto importante per il Mezzogiorno e il Paese – ha rimarcato il sottosegretario – è aver scritto nella legge di riforma che prima di definire intese sui diritti civili e sociali, vanno definiti e finanziati i livelli essenziali delle prestazioni. I diritti civili e sociali vanno garantiti ad ogni latitudine. Ecco perché l’autonomia non sottrae nulla al Mezzogiorno, ma invece – ha concluso – determina un processo di vera responsabilizzazione delle classi dirigenti e un’efficienza e un’efficacia nella gestione delle risorse». (redazione@corrierecal.it.)
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