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una terapia innovativa

Un “pacemaker” nel cervello contro la depressione grave e resistente

Uno studio dimostrerebbe gli effetti benefici di una stimolazione cerebrale profonda per contrastare le forme di depressione resistenti alle terapie standard

Pubblicato il: 21/11/2025 – 16:38
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Un “pacemaker” nel cervello contro la depressione grave e resistente

La stimolazione cerebrale profonda potrebbe avere effetti positivi nel contrastare la depressione grave e resistente alla terapia standard. Lo dimostra uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Cambridge, dell’Università Jiao Tong di Shanghai e dell’Università Fudan in Cina che hanno notato come una sorta di “pacemaker” interno in grado di dare stimolazioni cerebrali porterebbe miglioramenti clinici anche dove i normali trattamenti hanno fallito. Nello studio, pubblicato su Nature Communications, sono stati valutati gli effetti dell’inserimento di sottili elettrodi in profondità nel cervello che con una stimolazione sistemano l’attività neurale anomala legata al disturbo. Su 26 pazienti affetti da depressione grave è stata applicata la stimolazione in due aree del cervello: nucleo centrale della stria terminale (BNST) e il nucleo accumbens. Metà dei pazienti ha ottenuto benefici sia sullo stress e l’ansia che sulla qualità della vita, mentre 9 di questi hanno ottenuto la remissione da ogni sintomo. Particolarmente importante è stata l’individuazione di una “firma cerebrale” che consente agli studiosi di individuare già con anticipo chi risponde meglio alla terapia innovativa, rilevando una specifica configurazione di onde cerebrali ritmiche prima dell’inizio del trattamento. Si tratta di oscillazioni ad alta frequenza che si muovono in maniera “sregolata”, con la terapia che mira a regolarizzarle in modo tale da avere effetti benefici sul paziente. Le oscillazioni in quel punto dimostrerebbero, dunque, una relazione tra la depressione e le disfunzioni in quella regione cerebrale, mentre l’assenza di oscillazioni nella stria centrale renderebbe il trattamento inefficace e le cause della depressioni legate ad altre regioni cerebrali.

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