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La nuova inchiesta

Franco Barbaro nuovo “re” della cocaina, ma la Dda di Milano smonta il suo impero

Movimentati 400 kg di cocaina in quattro per quasi 10 milioni di euro. Scoperto anche un gruppo di “cambisti” cinesi

Pubblicato il: 25/11/2025 – 12:45
di Giorgio Curcio
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Franco Barbaro nuovo “re” della cocaina, ma la Dda di Milano smonta il suo impero

MILANO Una nuova indagine scuote l’imponente business del narcotraffico internazionale. Nomi e famiglie dei soggetti coinvolti rimandano alla ‘ndrangheta calabrese e le attività svolte soprattutto in Lombardia e nelle piazze di spaccio dell’hinterland milanese. L’inchiesta di questa mattina che ha portato all’arresto di 28 persone (25 in carcere e tre ai domiciliari) altro non è che lo sviluppo investigativo dell’indagine del 2023 legato al ruolo di Bartolo Bruzzaniti, in grado secondo gli inquirenti di rifornire di stupefacenti gli altri esponenti di diversi gruppi organizzati, nonché i principali grossisti lombardi, grazie all’importazione di ingenti quantitativi di droga – per lo più cocaina – destinata al mercato lombardo, capitolino, campano, calabrese e siciliano, avvalendosi di un comune e collaudato sistema di trasporto dello stupefacente dall’Olanda all’Italia tramite TIR, procedendo al pagamento della droga da distribuire in proprio.

Franco Barbaro nuovo “boss” del narcotraffico

La nuova indagine della Distrettuale antimafia di Milano, dunque, riguarda lo sviluppo investigativo che, prendendo le mosse dalla precedente indagine, ha concentrato l’attenzione sull’attività di Franco Barbaro, classe 1976 di Platì, nonché di Bruno Trimboli, compaesano di Barbaro, considerato «emissario di Barbaro» nel ritiro di ingenti quantitativi di cocaina, svincolata da quella dell’associazione oggetto del precedente procedimento. Una organizzazione emersa, sempre secondo le indagini, dall’acquisizione della chat criptate relative ai contatti di Franco Barbaro e degli ulteriori PIN di cui ai successivi OEI. L’analisi delle conversazioni ha consentito agli inquirenti di accertare fatti diversi ed ulteriori rispetto a quelli già emersi un paio d’anni fa. Franco Barbaro in questi ultimi anni – sempre secondo la Dda di Milano – avrebbe operati disponendo di un consolidato assetto organizzativo, di uomini e mezzi, consentendogli di gestire considerevoli quantità di stupefacente. Gli inquirenti per dare la misura del fenomeno citano un esempio significativo: dal 27 febbraio al 28 giugno 2020 Franco Barbaro avrebbe acquistato cocaina per circa 368 Kg al prezzo complessivo di 9.166.000 euro, di cui 7.178.645 già corrisposti attraverso pagamenti in contanti effettuati prevalentemente sulla piazza di Milano con il sistema dei token.

I “cambisti” cinesi

Per la Dda – come riporta il gip nell’ordinanza – Franco Barbaro (cl. ’76) sarebbe stato aiutato da Antonio Barbaro (cl. ’84) «nelle operazioni di importazione di stupefacente dall’estero», con il quale avrebbe effettuato in prima persona pagamenti dello stupefacente agli emissari dei cambisti in contatto con il fornitore Marjus Aliu. A questo proposito, diversi capi di imputazione riguardano due cittadini cinesi: Xubo Ye (cl. ’81) e Liyun Chen (cl. ’72): il primo finito in manette mentre per il secondo il gip ha respinto l’ordinanza per difetto dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico. I due, in qualità di emissari dell’organizzazione dei “cambisti”, avrebbero ricevuto, da luglio 2020 a gennaio 2021 oltre 2,4 milioni di euro da Bruno Trimboli, per conto di Franco Barbaro, trasferendo così le ingenti somme di denaro attraverso l’ormai noto sistema di compensazione/trasferimento informale di valore noto come “Fei Ch’ien”. (g.curcio@corrierecal.it)

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