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«Basta propaganda e bugie», il Pd lancia gli Stati generali della Sanità: appuntamento ad aprile a Cosenza

All’iniziativa con Carlo Guccione anche Marisa Valensise del comitato Calabria Alza la Testa: «Nella piana di Gioia Tauro servizio pubblico cancellato»

Pubblicato il: 27/11/2025 – 14:31
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«Basta propaganda e bugie», il Pd lancia gli Stati generali della Sanità: appuntamento ad aprile a Cosenza

COSENZA «A sette mesi dalla scadenza del Pnrr che ha destinato 7 miliardi alla salute, in Calabria non è stata realizzata alcuna struttura o investimento nella sanità territoriale: né Case della Salute né Case della Comunità, ma senza piano assunzionale anche le mura non servirebbero a nulla dunque rimarrebbero involucri vuoti»: la denuncia arriva da Carlo Guccione, componente della direzione nazionale del Partito democratico, durante l’iniziativa “L’onorata sanità ai tempi di Occhiuto e Lotito bis” nel corso della quale l’ex consigliere regionale ha annunciato che il partito promuoverà a Cosenza, nel mese di aprile, gli Stati generali della Sanità calabrese. Annuncio che arriva nelle ore in cui Agenas rinnova l’allarme sulla situazione del comparto nella nostra regione tra pronto soccorso lenti, screening bassi e ambulanze in ritardo.
«Raccoglieremo le istanze dei territori – spiega – per creare una piattaforma con cui lanciare una vertenza regionale e nazionale: un processo partecipativo dal basso per un partito che deve riavvicinarsi alla gente e ai problemi di tutti i giorni. Le prossime elezioni politiche del 2027 sono dietro l’angolo e per non perdere di nuovo al Pd servono alleanze sociali, non sommatorie di sigle e campagne elettorali via social» aggiunge riferendosi indirettamente alla recente sconfitta alle Regionali.

«Da Occhiuto solo propaganda»

In una sala gremita di un hotel cittadino, Guccione attacca il presidente Occhiuto «che sulla sanità fa il gioco delle tre carte e propaganda, anche sulla fine del commissariamento, mentre Claudio Lotito firma un emendamento per abbassare le griglie e uscire dal piano di rientro». Poi un riferimento a «due bilanci delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria tecnicamente falsi» e ai disservizi e carenze: «In Calabria gli over 65 sono 400mila ma assistenza territoriale e telemedicina sono ancora all’anno zero. E poi i posti letto: a Cosenza sono 425 invece di 770, anche a Tropea sono meno del previsto, forse dei sotterfugi per ottenere i livelli Lea (da oltre 10 anni dovrebbero esserci i reparti di Ortopedia e Chirurgia ma sono chiusi per mancanza di personale, eppure i posti letto risultano conteggiati come attivi, come se quei reparti funzionassero davvero, ndr)? In Calabria la sanità è come la Fiat, movimenta 4 miliardi e mezzo di euro l’anno ed è chiaro che ci sia un intreccio tra malapolitica e ‘ndrangheta, altrimenti non si spiegherebbero le aziende interdette per mafia che ottengono appalti negli ospedali». Infine un altro riferimento al 2027: «Mandiamo a casa questa destra, nel 2022 è stata anche colpa del Pd che non si è alleato con i 5 Stelle».

Il dibattito

All’incontro del Pd cosentino partecipano anche il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e i capigruppo dem al comune e in provincia, Francesco Alimena e Giuseppe Ciacco.
Mazzuca denuncia «l’appalto all’Asp per 45 milioni senza procedura Consip, la gara dei servizi di pulizia vinta dall’azienda di Claudio Lotito – ancora non aggiudicata dopo il faro acceso dall’Anac sulle ombre che abbiamo denunciato, chiedendo anche un’ispezione ministeriale – un do ut des su cui non abbiamo mai avuto né spiegazioni, né smentite, né querele. Da Occhiuto un silenzio assenso». Anche Mazzuca parla di «anomalie nei bilanci delle Aziende. Il modello Cosenza è stato esportato in Regione, mentre sul nuovo ospedale Occhiuto si dimostra un bugiardo patologico: aveva preso impegni su Vaglio Lise, facendo anche un annuncio in Cittadella durante la presentazione del libro di Carlo Guccione».
Tra gli interventi quelli di Pasquale Gagliardi, anestesista e rianimatore già alla guida dell’elisoccorso, e di Marisa Valensise del comitato di cittadini Calabria Alza la Testa di Polistena: «Stanno cancellando ospedali e servizio sanitario pubblico – attacca Valensise – per volontà di Roberto Occhiuto, presidente della Calabria meravigliosa, degli annunci e delle promesse come quelle della manager Di Furia. I presidi della Piana di Gioia Tauro non funzionano. Azienda Zero fa acqua da tutte le parti, provate a chiamare: mandano ambulanze senza medico a bordo come è accaduto anche stamattina a Monasterace per soccorrere una donna con trauma cranico».

Il nodo del nuovo hub e i bilanci Asp

«Questa dell’ospedale hub – così Alimena – è al momento un’operazione di edilizia sanitaria (si costruiscono le mura) ma non c’è nessuna programmazione dell’offerta sanitaria; ad oggi nessuno ha proposto un Policlinico: è una foglia di fico che serve a giustificare lo spostamento dell’ospedale di Cosenza a Rende. È necessario un potenziamento vero dell’offerta sanitaria pubblica cosentina e calabrese, non si può ridurre l’Annunziata a un contenitore di servizi socio sanitari (anche il Policlinico avrebbe ragione di esistere solo se si potenzia l’Annunziata, dove tra l’altro sono già in atto alcune delle attività tipiche di un Policlinico)». Per Alimena «non vi è certezza dei finanziamenti per l’ospedale hub ad Arcavacata: si è passati da un finanziamento nazionale di 180 milioni (con il centrosinistra in Regione) a un mutuo Inail di 140 milioni che pagheremo per anni tutti noi calabresi (centrodestra in Regione)». La mozione consiliare approvata di recente su impulso del circolo Pd di Cosenza diventerà un’interrogazione parlamentare al Governo che – conclude Alimena «speriamo riporti Cosenza e, soprattutto, il diritto alla salute dei cosentini al centro di un tavolo decisionale dalla quale è stata colpevolmente esclusa».
Nella sua introduzione, Ciacco aveva invece parlato del senatore Lotito e di un suo emendamento del 2024 «presentato quasi alla chetichella, che viene regolarmente approvato. Cosa prevedeva? 
Che solo in Calabria le Asp e le Aziende ospedaliere potessero approvare i bilanci arretrati anche senza avere i bilanci degli anni precedenti, basandosi semplicemente sui famosi “dati noti”.
Tradotto: non hai i conti in regola dal 2013? Nessun problema, ti inventi una base numerica, la chiami “dato noto” e approvi il bilancio lo stesso. Così hanno fatto, per esempio: l’Asp di Cosenza, che dal 2018 al 2022 non aveva approvato un solo bilancio, e l’Asp di Reggio Calabria, che non approvava bilanci addirittura dal 2013 al 2022. Con l’emendamento Lotito, con un colpo di bacchetta magica, tutti questi bilanci vengono approvati.
Non sulla base di contabilità seria, rigorosa e puntuale, ma di appunti, recuperati alla rinfusa nei cassetti di qualche funzionario, insomma, sulla base di numeri messi lì alla buona, se non addirittura, a casaccio.
Non lo dico io: la Corte dei Conti ha parlato di bilanci “tecnicamente falsi”.
 Siamo passati dalla contabilità orale alla contabilità tecnicamente falsa…» conclude Ciacco. (euf)

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