Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 6 minuti
Cambia colore:
 

L’evento Cisl Magna Grecia

Spezzare il sommerso e «salvare i giovani». A Crotone il “patto per la legalità” con le istituzioni. «Lo Stato non è un nemico»

Contrastare sfruttamento, devianze e infiltrazioni criminali.«La legalità si costruisce con esempi concreti, non con le parole»

Pubblicato il: 28/11/2025 – 14:29
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Spezzare il sommerso e «salvare i giovani». A Crotone il “patto per la legalità” con le istituzioni. «Lo Stato non è un nemico»

A Crotone prende forma una rete istituzionale dedicata alla cultura della legalità, grazie all’iniziativa promossa dalla Cisl Magna Grecia e rivolta in modo particolare agli studenti, seguendo il solco già segnato dall’evento organizzato nelle scorse settimane a Catanzaro, con un confronto aperto insieme ai procuratori Nicola Gratteri e Salvatore Curcio. Obiettivo: costruire una rete solida tra magistratura, istituzioni, forze dell’ordine, scuola e mondo del lavoro, per dialogare con i giovani in modo diretto e concreto sul valore della legalità nella vita quotidiana.

Guarascio: «Il sommerso e il caporalato affliggono ancora questa terra»

Tra i temi centrali del convegno, il lavoro e lo sfruttamento, piaga nella quale la criminalità è inserita da tempo. E, a proposito delle denunce provenienti dal mondo del lavoro, per il procuratore della Repubblica di Crotone, Domenico Guarascio, il numero «non è costante come si vorrebbe, però in qualche misura anche questo territorio conserva denunce ed esposti che ci permettono di lavorare». È chiaro, osserva il magistrato, che «il sommerso e il caporalato sono fenomeni che ancora affliggono questo territorio, spesso legati alla pervasività delle organizzazioni criminali». Proprio per questo iniziative come quella odierna «servono a dimostrare e far comprendere che la legalità passa attraverso l’osservanza dei diritti: quelli lavorativi sono il primo passo, forse il più essenziale, per costruire una vita dignitosa. E ci permettono di attivare indagini che spesso mettono insieme sfruttamento del lavoro ed esistenza di organizzazioni criminali. In questo territorio, purtroppo, è una dinamica storica».


Per Guarascio, convincere gli studenti e i giovani alla cultura della legalità «si può fare più con gli esempi che con le parole, con testimonianze concrete di situazioni, fatti e storie». La presenza delle istituzioni è decisiva: «Molte volte, purtroppo, lo Stato è percepito come un nemico, soprattutto in Calabria, è avvertito come qualcosa di distante. Occasioni come queste eliminano i centimetri e i metri tra chi rappresenta le istituzioni e i ragazzi. È forse l’unico vero viatico per dialogare e far sì che inizino a sentirsi cittadini già alla loro età, come dovrebbe essere».

Fumarola: «Testimonianze concrete per i giovani e non solo parole»

Un concetto ripreso dalla segretaria generale della Cisl Magna Grecia nazionale, Daniela Fumarola, secondo cui è «fondamentale perché dobbiamo continuare questo percorso di legalità a partire dalle scuole», spiega la segretaria generale del sindacato. «È lì che si forgiano i cittadini, i lavoratori e, se vorranno, gli imprenditori del futuro». Il tema della legalità, sottolinea, «attraversa diverse dimensioni e diventa ancora più centrale quando nei territori ci sono molte risorse da spendere. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a disposizione, il rischio è sempre che la malavita organizzata cerchi di infiltrarsi». Per questo «cominciare dalle scuole significa poter condividere con i ragazzi – ma anche con le istituzioni – che un percorso di legalità esiste, e che ciascuno deve fare la propria parte: investire sul proprio futuro, sul rispetto delle regole e dell’altro. La legalità è anche rispetto tra le persone». La Cisl Magna Grecia, ribadisce la segretaria, «continua questo percorso perché crediamo che sia necessario abitare i luoghi dei ragazzi e degli studenti, e crediamo in una grande alleanza con tutte le istituzioni, nessuna esclusa». Come convincere gli studenti che praticare la legalità convenga? «Con l’esempio. Gli studenti non devono ascoltare parole vuote, ma vedere testimonianze concrete. Ci sono magistrati e giornalisti uccisi per difendere la legalità. Dobbiamo far comprendere loro che una vita vissuta nella legalità è una vita compiuta, che dà soddisfazioni. L’illegalità, invece, è un cancro che ti accompagna per tutta la vita. Sta a loro decidere cosa scegliere, ma noi abbiamo il dovere di fornire gli strumenti per farlo in modo consapevole».

Gualtieri: «Costruire un’alleanza forte nel territorio»

A rimarcare il concetto anche Daniele Gualtieri, segretario generale della Cisl Magna Grecia, secondo cui quello di oggi a Crotone «rientra nel percorso che abbiamo avviato a Catanzaro il mese scorso, perché parlare ai giovani significa investire nel futuro». L’obiettivo, spiega, è costruire «un’alleanza forte nel territorio, soprattutto con le scuole, per fare della legalità un esercizio quotidiano, grazie all’impegno congiunto di istituzioni, mondo del lavoro, associazioni datoriali e scuola. Vogliamo innestare una nuova cultura della legalità e spronare i giovani – gli imprenditori e i lavoratori di domani – a viverla ogni giorno e a trasmetterla con l’esempio». Il sindacato, aggiunge, «vuole parlare con azioni concrete, andando oltre la tutela tradizionale, e costruire una vera alleanza tra lavoro e scuola». Una strategia che, per Gualtieri, si fonda su «due azioni parallele: da una parte la prevenzione, dall’altra strumenti concreti per sostenere chi denuncia, come ricordato anche dal procuratore Guarascio in un territorio complicato, dove serve una ribellione civica per permettere ai giovani di costruire qui il proprio futuro e per arginare la fuga dei cervelli». Accanto al fronte della legalità, per Gualtieri è fondamentale anche quello dello sviluppo: «La politica regionale deve formare le competenze richieste dal mercato, perché qui mancano molte professionalità. Servono bandi e strumenti che coniughino tutela e legalità. E poi c’è un tema cruciale: la bonifica. Bonifica e legalità sono precondizioni indispensabili per creare sviluppo e occupazione in un territorio che ha difficoltà, ma anche enormi potenzialità da esprimere».

Wanda Ferro: «Dire ai giovani di non buttare la loro vita e di seminare legalità»

A chiudere il quadro è il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, che ha ringraziato la Cisl per «aver costruito questa rete che vede coinvolti magistratura, forze di polizia e, soprattutto, gli studenti: semi di legalità e libertà che devono crescere insieme». Ferro ha richiamato dati preoccupanti: «Nel 2024 sono stati 221 i minori denunciati, con un aumento del 12%, soprattutto per minacce, aggressioni, bullismo e cyberbullismo». Da qui, la linea del governo: «Il decreto Caivano e altre misure puntano a rafforzare prevenzione e controllo, ma soprattutto a dire ai ragazzi che la legalità crea un terreno fertile. Famiglia, scuola e istituzioni devono lavorare insieme». Il fenomeno delle baby gang, aggiunge, «è trasversale: riguarda grandi e piccole città, ambienti fragili e contesti più agiati. La Polizia di Stato è impegnata nelle scuole, e la Polizia Postale ha già bloccato oltre 1.200 siti che inneggiavano alla criminalità o diffondevano contenuti emulativi». L’obiettivo finale, conclude, è unico: «Dire ai giovani di non buttare la loro vita e di seminare legalità, guardando al futuro a partire dalla Calabria».

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

x

x