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l’igiene orale

L’85% degli italiani soffre di problemi dentali o gengivali, ma ignora il rischio di malattie correlate

Il dato emerso da un’indagine di Numisma e Fondazione Res. Nasce il primo Comitato scientifico multidisciplinare

Pubblicato il: 02/12/2025 – 16:53
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L’85% degli italiani soffre di problemi dentali o gengivali, ma ignora il rischio di malattie correlate

ROMA Oltre l’85% degli italiani ha problemi gengivali o dentali, ma sottovaluta l’impatto della salute orale su quella generale. In particolare: l’88% ignora la correlazione dell’igiene orale con le malattie cognitive, il 74% il link con diabete, il 58% con le malattie respiratorie e il 49% con le malattie cardiovascolari. E’ il dato emerso durante la presentazione in Senato del primo Comitato Scientifico Multidisciplinare per la Salute Orale e Sistemica, un tavolo di lavoro il cui obiettivo è la prevenzione e che riunisce la Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche (Fism), i principali esperti clinico-scientifici, due atenei di grande prestigio come Sapienza Università di Roma e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, numerosi key opinion leader e, in qualità di major advisor, il professor Enrico Gherlone, esperto nominato dal ministro della Salute per l’odontoiatria. L’obiettivo del tavolo è rendere la prevenzione delle patologie del cavo orale una priorità nazionale di salute pubblica, in modo da rafforzare la consapevolezza sulla profonda relazione tra igiene orale e salute generale.

Tra le sfide più sottovalutate

L’igiene e la salute orale rappresentano oggi una delle sfide più sottovalutate, ma al tempo stesso strategiche per la salute pubblica e la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Diffondere una maggiore consapevolezza è l’obiettivo del progetto realizzato con il contributo non condizionante di Procter&Gamble. Dalla bocca, che rappresenta la porta d’ingresso al resto del corpo, possono sorgere problemi gengivali che degenerano in problemi gravi per la salute. Un accumulo di placca intorno alla gengiva permette la proliferazione dei batteri orali che, rilasciando tossine, possono causare infiammazioni e diffondersi su tutto il corpo.

Il legame tra salute orale e malattie

La letteratura scientifica dimostra che chi soffre di malattie gengivali ha una maggiore probabilità di sviluppare il diabete, soffrire di gravi eventi cardiovascolari come infarto o ictus, sviluppare malattie cognitive come il morbo di Alzheimer, artrite reumatoide e sviluppare esiti avversi in gravidanza. Queste connessioni sono poi influenzate dagli stili di vita e diversi fattori, tra cui predisposizione ereditaria, stress, fumo, una dieta sbilanciata, patologie sistemiche e una buona igiene orale. Nei prossimi anni il Sistema sanitario italiano e la spesa connessa subiranno forti pressioni legate al progressivo invecchiamento della popolazione, alla longevità crescente e ai costi crescenti connessi alla gestione di malattie croniche e sistemiche. Diviene, dunque, ancora più importante investire nella prevenzione delle malattie del cavo orale, soprattutto considerando le insufficienti risorse destinate alla prevenzione, nonostante le proiezioni demografiche indichino un progressivo invecchiamento della popolazione italiana.

I dati: l’85% ha problemi gengivali o dentali

Dall’indagine dell’Osservatorio di igiene orale di Nomisma e Fondazione ReS (Ricerca e Salute) condotto a marzo 2025 su un campione di 1.400 consumatori, emerge come la salute orale degli italiani presenti sfide significative: ben l’85% degli italiani presenta problemi gengivali o dentali, ignorando lo stretto legame che esiste tra igiene orale e principali patologie sistemiche. Nella fattispecie: l’88% ignora la correlazione tra igiene orale e malattie cognitive, il 74% tra igiene orale e diabete, il 58% con le malattie respiratorie e il 49% con le malattie cardiovascolari. Per questo è necessario un cambio di mentalità che porti l’igiene orale a superare la mera questione estetica, arrivando a un concetto più ampio e complesso di paradigma preventivo al centro delle abitudini della popolazione del nostro Paese.

Un problema globale

In realtà non si tratta di un problema solo italiano: in occasione dell’Assemblea delle Nazioni Unite del 25 settembre 2025, infatti, è stato evidenziato come le malattie della bocca rappresentino un problema sanitario ed economico rilevante, con impatti seri e di lungo periodo sulla vita delle persone. È stata inoltre sottolineata la necessità di un impegno globale per diminuire l’eccessivo tasso di patologie orali (ne soffrono circa 3,5 miliardi di persone nel mondo) attraverso la promozione della salute, la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento. Come rilevato da Nomisma, il tema inizia quindi con una corretta informazione: solo il 63% di chi soffre di malattie sistemiche dichiara di aver ricevuto informazioni sulla possibile correlazione con la salute orale e, nella maggior parte dei casi, tali informazioni sono state veicolate solo dai dentisti e, molto meno frequentemente (25%), dal medico curante o dallo specialista.

Le linee guida del ministero

Le linee guida del ministero della Salute sulla corretta igiene orale esistono e sono chiare: lavarsi i denti almeno tre volte al giorno, preferibilmente con uno spazzolino elettrico, utilizzare dentifricio fluorato e filo interdentale ogni giorno ed effettuare visite di controllo specialistiche con periodicità. Dalla ricerca Nomisma emerge comunque un grande divario tra queste e le reali abitudini dei consumatori: solo il 25% degli italiani utilizza uno spazzolino elettrico, solo il 27% il filo interdentale e ben il 40% ha rinunciato a controlli o cure odontoiatriche principalmente per motivi economici. Tali evidenze evidenziano una scarsa consapevolezza ma, al contempo, offrono anche una grande opportunità: promuovere l’igiene orale riducendo l’incidenza delle patologie croniche e sistemiche, generando benefici diretti per la salute dei cittadini e favorendo una più alta sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.

Il potenziale risparmio per il Ssn

Secondo alcuni scenari prudenziali sviluppati da Nomisma e Fondazione ReS, infatti, emerge che, qualora l’incidenza delle patologie croniche e sistemiche connesse alla scarsa igiene orale diminuisse anche di 1 caso su mille, si produrrebbero effetti rilevanti non solo in termini di miglioramento della salute collettiva, ma anche di risorse disponibili: ipotizzando una comorbilità pari a circa il 20% tra le patologie analizzate, il risparmio annuo per il Ssn sarebbe pari a circa 25,7 milioni di euro, valore pari a 25 volte quello stanziato dalla Legge di Bilancio 2026 per le attività di sensibilizzazione volte alla prevenzione.

Il Comitato scientifico

Questo il contesto che ha portato alla creazione, per la prima volta in Italia, del Comitato Scientifico Multidisciplinare per la Salute Orale e Sistemica, nato sotto l’egida della Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche (Fism) per portare avanti un progetto di sensibilizzazione collettiva sull’importanza di una corretta igiene orale al fine più ampio di migliorare la salute sistemica degli italiani. Quello del Comitato Scientifico è un impegno concreto che si prefigge di essere interlocutore scientifico principale sull’esigenza di politiche sanitarie ed economiche dedicate a sensibilizzazione sulle buone pratiche igiene orale domiciliare quotidiana, collaborare attivamente con il ministero della Salute al fine di stimolare la presenza della prevenzione delle patologie del cavo orale nell’ambito della più ampia strategia sulla prevenzione e sui coretti stili di vita e, infine, stimolare e collaborare all’aggiornamento e alla ulteriore diffusione delle Linee Guida nazionali per la promozione della salute orale.

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