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«In Calabria i motivi per scioperare raddoppiano. Basta annunci social, serve un piano per la regione»

La Cgil illustra la piattaforma delle rivendicazioni alla base dello sciopero del 12 dicembre: manifestazione regionale a Crotone

Pubblicato il: 09/12/2025 – 11:15
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«In Calabria i motivi per scioperare raddoppiano. Basta annunci social, serve un piano per la regione»

CATANZARO «Le ragioni della mobilitazione nascono dalla nostra forte contrarietà alla legge di bilancio, che riteniamo non risponda ai reali bisogni degli italiani. Oggi molte persone lavorano senza riuscire ad arrivare a fine mese, i pensionati vivono difficoltà economiche e di accesso alle cure, mentre il Governo sceglie di destinare decine di miliardi al riarmo, sottraendoli al welfare». Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabra, Gianfranco Trotta, in una conferenza stampa a Catanzaro per illustrare i motivi dello sciopero generale convocato in tutt’Italia dal sindacato per il 12 dicembre: in Calabria la manifestazione regionale è in programma a Crotone.

La piattaforma regionale

«Abbiamo scelto Crotone – ha spiegato Trotta – perché rappresenta in modo emblematico tutto ciò che nel territorio non funziona: isolamento, assenza di collegamenti, mobilità inefficiente, deindustrializzazione, ritardi nelle bonifiche, problemi occupazionali e un basso livello generale di qualità della vita. Secondo l’indagine di “Italia Oggi”, Crotone risulta infatti ultima in Italia su questo indice. La piattaforma nazionale che sosteniamo può essere declinata anche a livello regionale. Come calabresi abbiamo ancora più motivi per scioperare e scendere in piazza: vogliamo mostrare la Calabria che lavora, che vuole restare, che non si accontenta di slogan, spot o promesse irrealizzabili come il Ponte sullo Stretto. Quelle risorse andrebbero investite in priorità concrete per la Calabria e per il Paese. Per la Calabria, oltre ai temi generali, ci sono motivi specifici. Il nuovo Consiglio regionale – ha ricordato il segretario della Cgil Calabria – ha iniziato i lavori discutendo dell’allargamento della giunta e dei sottosegretari. Se davvero servono, bene; ma riteniamo che non siano una priorità. Le priorità sono altre: la sanità, che continua a vivere criticità gravissime nonostante l’uscita dal commissariamento; un mercato del lavoro segnato da bassi salari, precarietà e sfruttamento; pensioni tra le più basse d’Italia; infrastrutture insufficienti. Non a caso nel 2024 i calabresi hanno speso 304 milioni di euro per curarsi fuori regione». Secondo Trotta il dialogo con la Regione c’è sempre stato, ma i risultati tardano ad arrivare. E intanto la politica continua a produrre annunci sui social e su TikTok, bonus e iniziative di facciata che non rispondono ai reali bisogni delle persone. I giovani abbandonano la Calabria perché mancano servizi fondamentali: scuole, medici, trasporti, strade. Le case le famiglie calabresi le hanno già: i nostri padri e i nostri nonni hanno lavorato all’estero per costruirle. Servirebbe piuttosto intervenire sulle case popolari Aterp, spesso in condizioni indecorose. In conclusione – ha aggiunto il segretario generale della Cgil Calabria – chiediamo un vero piano industriale per la Calabria, fondato sulle vocazioni del territorio, che garantisca lavoro stabile e dignità, e un deciso investimento nella sanità pubblica. È per queste ragioni che il 12 dicembre scenderemo in piazza». (a. c.)


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