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la prevenzione dell’arma

Truffe agli anziani, come riconoscerle ed evitarle: la “lezione” dei Carabinieri di Vibo – VIDEO

I metodi più diffusi e le due parole chiave: consapevolezza e diffidenza. Al Valentianum l’incontro per sensibilizzare la comunità: «Se non vi sentite sicuri, chiamate il 112»

Pubblicato il: 11/12/2025 – 11:09
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Truffe agli anziani, come riconoscerle ed evitarle: la “lezione” dei Carabinieri di Vibo – VIDEO

VIBO VALENTIA Dalle truffe affettive al revenge porn, passando per la tecnica del finto incidente, del rimborso fasullo e – tra le più in voga – la rapina del finto carabiniere. Vittime in questi ultimi casi gli anziani, fascia “vulnerabile” sempre più presa di mira da professionisti del furto che simulano situazioni ad hoc per derubare i malcapitati prescelti. Ed è a loro che si rivolgono i Carabinieri, quelli veri, in una campagna di sensibilizzazione e prevenzione lanciata dal Comando provinciale di Vibo Valentia, guidato dal colonnello Antonio Parillo: una serie di incontri e confronti non solo con anziani, ma anche con associazioni vicini alla categoria e cittadini.

I consigli dei Carabinieri

È il stato il capitano Manuel Grasso, comandante della compagnia di Vibo, a spiegare alla platea rischi e pericoli delle truffe più comuni. «Si tratta di un fenomeno che sta colpendo l’intero territorio nazionale e noi come Arma dei Carabinieri cerchiamo di contrastarlo anche con la prevenzione, portando a conoscenza delle persone quelli che sono i metodi più utilizzati dai criminali per carpire la loro fiducia». Una campagna di sensibilizzazione rivolta anche ai parenti e a chi assiste gli anziani, in modo da poterli tutelare. «L’area del vibonese – afferma a margine – è sicuramente colpita, non in maniera preoccupante, ma qualche fenomeno si è riscontrato. I modus operandi sono diversi, quello più utilizzato è contattare la vittima, farla spaventare, parlare di un pericolo concreto per un familiare. In questo modo si fanno cadere le difese, si entra in casa e si induce l’anziano a consegnare del denaro o dell’oro che potrebbe servire per salvare il parente, che può essere vittima di un incidente o arrestato dalle forze di polizia. Tutto naturalmente falso». Il maresciallo Giuseppe Cozzo, comandante di stazione, ha invitato le vittime a denunciare, senza farsi fermare da un qualche senso di disagio, vergogna o rimorso.

Le truffe più diffuse

Le parole chiavi sono, dunque, consapevolezza e diffidenza. «È importante capire che nessun carabiniere o membro delle forze dell’ordine si presenterà a casa vostra per chiedervi soldi, né lo farà mai per telefono» è il primo monito, richiamando la truffa più comune del finto maresciallo. Ma sono diversi i metodi utilizzati dai truffatori, che spesso richiamano però schemi ricorrenti: la finta perdita di gas, il pagamento di cauzioni o anche un rimborso inaspettato. Perciò, l’Arma consiglia di diffidare da chi, sconosciuto, vuole entrare in casa, anche con metodi amichevoli o finti tesserini che dimostrerebbero l’appartenenza ad un ente specifico. Attenzione anche alle truffe per telefono o via internet, di chi si finge una celebrità o persone conosciute. Nel dubbio, anche leggero, di trovarsi davanti a una truffa, sempre meglio chiamare il 112. (ma.ru.)

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