Asili nido, Sud in difficoltà: Catanzaro e Reggio fanalini di coda
La Relazione 2025 del Cnel fotografa forti disuguaglianze territoriali, con le due città calabresi agli ultimi posti per copertura

ROMA Il servizio Nido resta un ambito particolarmente delicato delle politiche comunali, per il suo ruolo cruciale nel sostenere le famiglie e favorire la conciliazione tra vita privata e lavoro. La copertura della domanda registra progressi ma rimane disomogenea, con forti differenze territoriali e dimensionali. È quanto risulta dalla Relazione annuale sui servizi pubblici 2025 del Cnel, presentata lo scorso ottobre. Alcuni territori sperimentano incrementi significativi, segno di investimenti mirati, mentre altri evidenziano squilibri tra spesa sostenuta e benefici effettivamente distribuiti. In termini di spesa (dati 2022) il costo medio per bambino accolto è di 8.088 euro (+1% rispetto all’anno precedente), con minimi in Molise (3.031 euro, −1%) e massimi in Liguria (11.219 euro, +24%) e Lazio (10.503 euro, stesso livello dell’anno precedente). Nei grandi comuni del Sud la spesa cresce molto (+54%), senza però tradursi in maggiori livelli di copertura. Il tasso di copertura (percentuale sulla popolazione 0-2 anni), che nella media nazionale si attesta al 17,6%, in lieve crescita su base annua (+7%). I valori più alti si registrano nei piccoli comuni del Centro (52,8%) e in particolare in Umbria, che diventa la regione leader con il 44% (+150%). Al Sud la media si ferma al 7,3%, ben lontana dal 22,5% del Centro, dal 24% del Nord-Est e dal 17,8% del Nord-Ovest. Inoltre, nei comuni del Sud oltre i 60.000 abitanti le risorse si concentrano su pochi beneficiari, accentuando le disuguaglianze. Si evidenzia, tuttavia, come segnale positivo, un incremento della copertura nei centri più piccoli del Sud (+68%), portando il valore all’8,1%. La mappa per provincia evidenzia un quadro che vede al vertice Perugia con il 52,6% di copertura e +174% di aumento dell’indice, seguita da Bologna (41,7%, +33%) e Prato (37,6%, +39%), mentre nel 2021 primeggiava Bologna, seguita da Rimini e Reggio nell’Emilia. In fondo alla graduatoria restano Caserta (1,3% in aumento del +49%), Catanzaro (2,6% in aumento del +30%) e Reggio Calabria (3,7% in diminuzione del -17%).
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