Bentornata Inter. Juve vittoriosa e non in vendita
La Roma c’è, insieme alle solite amnesie del Milan. Ancora un ko del Napoli

Iniziamo dai particolari, dagli spunti. Che fine ha fatto il Como delle meraviglie, la sorpresa delle sorprese? Probabilmente è Nico Paz dipendente, anzi certamente! Quanto durerà il calvario della Fiorentina? Si spera non il tempo di una retrocessione ma di grandi decisioni. La Roma è tornata, si era solo assentata. Palle goal, emozioni e la rete di Wesley. Nulla di eccezionale contro il Como. Tre punti e molto da dimostrare. Ora Bologna, Inter, Milan e Napoli saranno protagoniste della Super Coppa Italiana. Che valore tecnico abbia ormai il vecchio trofeo è domanda da porre ai magnati del calcio business e del pallone show.

Intanto ecco il Mezzogiorno e mezzo di fuoco. L’ora della partita Milan-Sassuolo, gara in cui il Diavolo brucia la vittoria. Emozioni da luna park al Meazza. Goal, goal annullati, Sassuolo sotto due volte per la doppietta del grande inatteso Davide Bartesaghi, prime firme in serie A per lui. 2-2 finale con una consapevolezza: la conclamata psicosi milanista contro le piccole del campionato. La sindrome di pollicino che rischia di complicare il cammino rossonero. E così, bentornata Inter. Da sola lassù, dopo il doppio sorpasso su Milan e Napoli. 2-1 a Genova e la prova inconfutabile di essere squadra scudetto , anche se vittima di equilibrismi e altalene a volte irrazionali. Contro il Genoa di De Rossi, Lautaro su tutti prende per mano la squadra, il resto è armonia di gruppo. C’è chi scende e chi sale. Scivola il Napoli a Udine. Zaniolo protagonista, goal annullati e il colpo finale di Jurgen Ekkelenkamp.
Conte deve avere un’idea chiara. Non è lo scorso campionato, non è un duello con un’Inter senza identità firmata Inzaghi e turbata dalle inchieste del Tribunale sui tifosi. Non è un campionato con Juve, Milan e Roma assenti ingiustificate. Spalletti usa la testa, quella di Cabal e con la capocciata del belga vince a Bologna in una serata con vista sul futuro.

John Elkann dice no. Cassaforte di famiglia chiusa con doppio lucchetto. La Signora non è in vendita. La centenaria amata e immortale vale più di un miliardo sul mercato. La Juve non è società, squadra e trofei.
È identità, geneticamente non modificabile.
Foto tratte dai profili social di Inter, Roma e Juventus
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