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la nota dell’oms

Nel 2025, 485 casi di morbillo in Italia

La Calabria è tra le regioni dove si segnalano più casi

Pubblicato il: 18/12/2025 – 16:00
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Nel 2025, 485 casi di morbillo in Italia

ROMA In Italia, dal 1° gennaio al 30 novembre 2025, al sistema nazionale di sorveglianza integrata morbillo e rosolia sono stati segnalati 485 casi di morbillo, di cui 12 nel mese di novembre. È quanto emerge dal numero di dicembre 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News diffuso dall’Istituto superiore di sanità. Nonostante la presenza di un vaccino efficace, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha recentemente sottolineato che nel 2024 si stima siano morte circa 95.000 persone a causa del morbillo, per lo più bambini sotto i cinque anni. Sul tema del morbillo, nelle scorse settimane è stata inoltre condotta una simulazione interistituzionale guidata dall’Oms, finalizzata a testare la capacità di risposta del Servizio sanitario nazionale (Ssn)ad una possibile epidemia. Sono 20 le Regioni/Ppaa che hanno segnalato casi nel 2025, ma il 64,3% arriva da sole 5 Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia). L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni, tuttavia, l’incidenza più elevata si osserva nella fascia di età 0-4 anni e sono stati segnalati 22 casi in bambini sotto l’anno di età. Lo stato vaccinale è noto per il 94,2% dei casi, l’86,7% erano non vaccinati al momento del contagio. Circa un terzo dei casi ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequenti sono state epatite/aumento delle transaminasi e polmonite. Tra i casi segnalati, 48 sono operatori sanitari. “La vaccinazione è l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze – ricordano gli autori del report -. Due dosi conferiscono una protezione di circa il 97%. Per prevenire la diffusione del virus e dei focolai, è necessario raggiungere una copertura almeno del 95% con due dosi a tutti i livelli subnazionali. Tuttavia, in Italia, la copertura per due dosi nei bambini di 5-6 anni di età è pari all’ 84,8% (dati 2023), e nessuna Regione ha raggiunto la copertura del 95% per la seconda dose. Oltre a rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, è fondamentale recuperare la copertura in adolescenti e adulti e assicurare che anche gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati, tutelando sé stessi e i pazienti più fragili. Prima dei viaggi internazionali, si raccomanda di verificare il proprio stato vaccinale.” 

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