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Sanità digitale, il 64% degli italiani è fiducioso ma vuole una regolamentazione

I risultati di un’indagine campionaria su cittadini, parlamentari e consiglieri regionali condotta da YouTrend

Pubblicato il: 19/12/2025 – 7:26
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Sanità digitale, il 64% degli italiani è fiducioso ma vuole una regolamentazione

ROMA Cittadini e decisori politici dalla stessa parte su innovazione e sistemi premiali nel campo della sanità. È ciò che emerge da un’indagine campionaria su cittadini, parlamentari e consiglieri regionali condotta da YouTrend in collaborazione con Ls Cube presentata nel corso dell’evento, promosso dal deputato Luciano Ciocchetti, ‘Net-Health – Sanità in rete 2030’, a Roma, presso la Sala della Regina della Camera. Dall’indagine emerge che l’Italia è sempre più aperta all’innovazione digitale e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale anche nel campo della salute: il 64% degli italiani si dichiara a proprio agio nell’uso di strumenti digitali sanitari per gestire la propria salute e il 70% dei parlamentari e dei consiglieri regionali concorda sulla necessità di regolamentare con norme specifiche l’uso dei dati sintetici e l’utilizzo dell’IA in sanità. Non solo. Il 60% approva l’impiego dell’IA nella ricerca scientifica e nella sperimentazione clinica e il 66% si dice disponibile a mettere a disposizione i propri dati sanitari per finalità di ricerca tramite sistemi basati su IA. A fronte di questa diffusa fiducia dei cittadini nella tecnologia, il 70% dei parlamentari e dei consiglieri regionali concorda sulla necessità di regolamentare con norme specifiche l’uso dei dati sintetici e l’utilizzo dell’IA in sanità. Sullo sviluppo di nuovi farmaci, invece, il 90% dei consiglieri regionali considerano l’IA uno strumento utile.  L’indagine di YouTrend prende in esame anche il sentiment di cittadini e istituzioni rispetto ai sistemi premiali: il 48% della popolazione, il 53% dei parlamentari e il 74% dei consiglieri regionali si sono detti favorevoli all’introduzione di premi e incentivi per migliorare le performance regionali. Il saldo positivo tra Regioni (+48) e Parlamento (+13) conferma che proprio gli attori coinvolti nel governo del Ssn riconoscono la necessità di meccanismi premianti per favorire convergenza e miglioramento.  L’indagine è stata condotta nell’ambito del progetto Net-Health, il policy enabler, giunto alla terza edizione, ideato da Ls Cube con l’obiettivo di costruire una piattaforma informata, pluralista e orientata al futuro per una sanità equa, efficiente e integrata. “Net-Health ha dimostrato che un percorso di confronto strutturato può generare strumenti concreti per lo sviluppo delle politiche sanitarie – ha spiegato Rosanna Sovani, partner e capo del dipartimento Legal Public Affairs di Ls Cube -. Abbiamo costruito proposte tecniche che rispondono a esigenze reali della governance del Ssn: dall’individuazione di possibili leve ed incentivi per migliorare le performance regionali nell’erogazione dei Lea, all’utilizzo responsabile dei dati sanitari per la ricerca e la programmazione”. (Ansa Salute)

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