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l’allarme

Sanità e Pnrr, la Cgil: «Non c’è più tempo»

Il sindacato: «Speso meno di un terzo dei fondi»

Pubblicato il: 22/12/2025 – 12:25
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Sanità e Pnrr, la Cgil: «Non c’è più tempo»

MILANO «Mancano pochi mesi dalla scadenza del Pnrr ma i forti ritardi mettono a rischio l’attuazione dei progetti della Missione Salute. Sono stati spesi meno di un terzo dei finanziamenti: senza un energico scatto finale, a poco possono valere le ipocrite rassicurazioni del Governo». È quanto denuncia la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi, commentando il monitoraggio sull’attuazione del Pnrr – Missione 6 elaborato dall’Area Stato Sociale della Confederazione. La Cgil evidenzia che i ritardi nell’attuazione dei progetti riguardano complessivamente tutta la Missione Salute (M6). Dei 10.127 progetti finanziati per 19,6 miliardi di euro complessivi (di cui 14,6 miliardi di risorse Pnrr) a ottobre 2025 sono stati spesi 6,1 miliardi, pari al 31,2% dei fondi disponibili e completati il 41,5% dei progetti complessivi. Particolarmente critica la situazione dei progetti destinati alla realizzazione delle reti di prossimità e strutture per l’assistenza territoriale per le quali a ottobre scorso risulta speso solo il 28,9% dei 10,2 miliardi disponibili, e solo il 29,1% dei progetti sono stati completati. In meno di otto mesi dovranno essere terminati 1.984 progetti e spesi 7,2 miliardi. Altro allarme quello lanciato sulla realizzazione delle Case della Comunità, con solo il 5,1% dei progetti completati e solamente il 23,8% speso dei 2,8 miliardi di finanziamenti complessivi, con i lavori che procedono troppo a rilento. La situazione più critica si fotografa in Molise, dove i pagamenti effettuati sono fermi all’8,1% dei finanziamenti complessivi, in Sardegna (10,6%), Campania (13,7%) e Calabria (14,3%). Solo in due regioni, Liguria e Valle d’Aosta, i pagamenti effettuati hanno superato la metà dei finanziamenti. Ritardi ancora maggiori nella realizzazione degli Ospedali di Comunità: a ottobre solo il 4,4% dei progetti finanziati è stato completato e risulta speso solo il 20,7 dei fondi disponibili. «Di questo passo – sottolinea Barbaresi – serviranno anni per terminare tutte le opere previste». I territori con i maggiori ritardi sono la Provincia Autonoma di Bolzano, dove i pagamenti effettuati sono fermi al 7,7% dei finanziamenti complessivi, la Sardegna (8,0%), la Puglia e la Campania (12,3%). A parte la Valle d’Aosta, dove i pagamenti effettuati rappresentano il 95,0% dei finanziamenti, in nessuna regione le spese superano il 40% dei fondi disponibili.

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