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i volti dell’anno

I cento nomi calabresi dell’anno. Persone e fatti del 2025

Non necessariamente i più importanti, ma certamente da ricordare

Pubblicato il: 29/12/2025 – 6:59
di Paride Leporace
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I cento nomi calabresi dell’anno. Persone e fatti del 2025

Come ogni anno continuo a seguire il modello del maestro Gianni Mura, questi i miei cento nomi del 2025 in Calabria. Sono persone ma anche fatti. Non necessariamente i più importanti ma certamente da ricordare.

Addante Luca. Storico e docente universitario. Con la curatela e la prefazione della nuova edizione della Città del Sole di Einaudi racconta il complesso rapporto di Norberto Bobbio con l’Utopia del monaco calabrese. Certosino, il professore.

Altimari Gemma. Il libro dell’avvocata cosentina “Tutta colpa della pastina” edito da Pellegrini è il libro gastronomico calabrese più divertente e sovversivamente identitario dell’anno.

Alvaro Corrado. Troppe polemiche nel suo nome. Leggiamolo e basta.

Aquila Reale. La Lipu ha documentato con fotografia che il nobile volatile nidifica e si riproduce anche in Sila. Non solo Aspromonte e Pollino quindi.

Aragoste della Secca di Amendolara. Le migliori d’Italia secondo il giornalista gastronomo di Repubblica Antonio Scuteri. Il motivo? Un miracolo di biodiversità marina a 12 miglia dalla costa che ospita anche una colonia di corallo rosso.

Ayed e Ibrahim. Giovani profughi del Cas di Tarsia il 30 maggio nella piazza del paese hanno salvato un bambino che giocava al pallone da un rottweiller sfuggito alla padrona. Sognavano per il loro gesto un permesso di soggiorno. Purtroppo non ne abbiamo avuto notizie.

Babir Amai e Marjian Adid. Iraniani, il primo condannato a 6 anni, la seconda assolta. Al tribunale di Locri dopo 500 giorni dall’arresto come scafisti. Tutti e due solo passeggeri. Ignorati dai più per la sventura di cercare la libertà da un Paese repressivo e trovarne uno con Giustizia poco giusta.

Benevento Alfonso. Sindaco di Longobucco. Nel suo paese il rifornimento di benzina manca da 14 anni. Per risolvere ha aperto un mutuo trentennale per aprire una pompa di benzina comunale. Municipalista.

Bellocco Antonio. Cento giovani a San Ferdinando hanno commemorato con maglietta con la sua immagine e palloncini in cielo il rampollo di ‘ndrangheta ucciso dall’ultrà dell’Inter Beretta ad un anno dalla scomparsa. Gli ultrà della conoscenza.

Biologico. La Calabria è la seconda regione italiana per superficie agricola dedicata al settore, il 36,3%, contro una media nazionale pari al 17,4%. Non siamo sempre l’ultima ruota del carro.

Bisceglia Fedele. La morte del frate ultrà del Cosenza ha certificato quanto fosse amato e rispettato in ogni dove. La Chiesa è arrivata a riconciliarsi all’ultimo minuto con un missionario che resta nella memoria di tutti e soprattutto degli ultimi.

Botulino. La tossina invisibile nei panini di un fust truck ha funestato l’estate di Diamante provocando due morti e una decina di intossicati. Nove persone indagate, compresi 5 medici. Con la brutta esperienza Cosenza è l’unico ospedale del Sud ad avere ora una scorta dell’antidoto. Speriamo non ce ne sia bisogno.

Brunori Dario. Trionfa a Sanremo e si afferma come uno dei migliori cantautori italiani raccontando una Calabria moderna che demolisce stereotipi e brutture che pur denuncia. Un 2025 di trionfi che chiuderà in bellezza con il concerto del Capodanno solidale per la sua Cosenza.

Calabrese Giampaolo. Ha gestito con mestiere la complessa macchina organizzativa e promozionale del Sandokan calabrese. Non ha abbassato lo sguardo dal resto ben condotto a termine. Nominato nuovo direttore della Calabria film commission, fondazione molto criticata per sport regionale, ma che si è affermata nel panorama nazionale. In ascesa.

Calopresti Mimmo. Nastro d’Argento per il miglior documentario con “Cutro, Calabria, Italia”. Perché le buone opere restano. Pasoliniano vero.

CamilWay alias Camillo Perini.
Crotonese, terzo posto (come Brunori a Sanremo) a Nuova Scena, l’esigente talent Netflix dedicato al rap italiano. Ha convinto Geolier, trionfato nei concerti estivi calabri e italiani, uno che nelle sue rime magnifica la restanza crotonese.

Campisi, azienda agricola di Caulonia. Coltivano l’arancia “biondo” con la buccia tendente al giallo che pensavamo scomparsa.

Caporalato. In Calabria il 30 per cento dei dipendenti del settore agricolo è irregolare. Siamo uomini o caporali?

Case. Per l’Istat ogni 100 in Calabria 50 sono abusive e illegali. Buone da condonare e da rendere eterno il non finito calabrese.

Cavoto Sofia. La figlia dell’anno, rapita in una culla nella Clinica del Sacro Cuore di Cosenza da una mamma senza bambini e che aveva ingannato anche la sua famiglia. Un dramma mediatico in diretta quello di Rosa Vespa approdato nello studio di Bruno Vespa.

Checchinato Giovanni. Arcivescovo di Cosenza ha accolto il segretario Maurizio Landini della Cgil in una sala parrocchiale per un’iniziativa congiunta sul referendum per il lavoro. Con Padre Fedele ha tentato di recuperare il tempo perduto. Ecumenico.

Cicogne di Lattarico
. Per i bellissimi volatili un nuovo nido allestito da Lipu ed Enel con piattaforma specifica che evita contatti elettrici alle cicogne.

Cirillo Salvatore. A 31 anni il più giovane degli eletti alla Regione è diventato presidente del Consiglio regionale. E poi non dite che la Calabria è una regione per vecchi.

Colombo Igor. La sua lotta contro il tumore raccontata in presa diretta ha appassionato tutti dal viaggio a Lourdes all’amore trovato in corsia. E così uno scrittore ultrà del calcio e neofascista lametino ha commosso tutti nel momento del trapasso.

Conflenti. Nel paese catanzarese le luci non si accendono solo d’estate con la rassegna “Felici e Conflenti”. Per la versione invernale chiacchiere con Teti e Cersosimo e tanta musica. Perché per restare ci vuole resistenza.

Congiu Serafino. Morto a 48 anni a San Giovanni in Fiore aspettando a casa un medico a tre ore da un infarto. Un martire della malasanità calabrese.

Costabile Francesco. Regista cosentino, la sua seconda opera “Familia” ha rappresentato l’Italia agli Oscar ma ha anche mostrato uno dei migliori autori emergenti della giovane generazione. Autoriale.

De Cicco Francesco. Eletto consigliere regionale con oltre 6000 preferenze. Già assessore comunale. Origini proletarie ha dimostrato che la politica può sortire consenso con il rapporto diretto con il cittadino. Innovatore.

De Masi Antonio
. Morto a 60 anni, manutentore del depuratore di Guardavalle Marina, è caduto da una scala di 4 metri mentre tinteggiava una parete. Lo hanno ritrovato i suoi familiari non vedendolo tornare a casa. Una delle tanti morti sul lavoro.

Di Cesare Donatella
. La docente volto noto della Tv in campagna elettorale ha solo suscitato polemiche per le sue tesi e pochi consensi nell’urna. Aliena.

Di Consoli Andrea. Il suo libro “Il canto silenzioso degli amici” offre alcune delle più belle pagine dedicate alla Calabria in cui l’autore romano chiede di essere cercato: “tra le agavi di Scilla, sulle spiagge di Diamante, nelle case non terminate dell’Aspromonte, nei bar di Platì”.

D’Orrico Antonio. E’ tornato. Il più autorevole critico e giornalista letterario ogni sabato sul Domani verga da par suo la rubrica “Spaghetti&moretti” dove scrive molto della Calabria e della sua Cosenza. Imperdibile per chi ama le belle lettere.

Drosi Michele. Intellettuale socialista di raffinata analisi e di chiara prosa si è cimentato su uno sfizioso libro dedicato all’illuminista Gaetano Filangieri recuperandone il profilo premoderno di riformista e garantista ante litteram.

Eventi Straordinari. Avviso pubblico regionale che aggiunge nel titolo “La Calabria che incanta”. Chi non resta incantato sono diversi autorevoli operatori che denunciano l’esclusione di rassegne storicizzate. Qualcosa non funziona.

Fattoria del sorriso. Una iniziativa solidale dedicata alle famiglie di adolescenti con disabilità cognitive che, tra attività ludiche all’aperto, laboratori, contatto con gli animali e con la natura, possono divertirsi, imparare, stare insieme e crescere. Nel nome e nel ricordo di Jole Santelli.

Fedez. Attrazione della Sagra dello stocco a Cittanova. Mistero sul cachet. Che si deve fare per campare.

Filo Rosso. Trent’anni di storia alternativa all’interno dell’Unical di uno dei centri sociali più antichi d’Italia. In arrivo un docufilm sulla sua storia e per meglio festeggiare il compleanno la sua leader Daniela Ielasi è stata nominata assessora a Rende.

Floriani Gilberto. Direttore artistico di festival letterario e direttore amministrativo dell’eccellente Sistema bibliotecario Vibonese. Arrestato per peculato è stato deciso il non luogo a procedere nei suoi confronti. Vittima della colonna infame della malagiustizia.

Fullone Vincenzo. Originario di Mirto-Crosia, attivista della Flotilla arrestato in acque internazionali da Israele e detenuto in carcere per aver tentato di portare medicinali a Gaza. Solidale.

Gaetano Rino. Il bel documentario di Giorgio Verdelli distribuito nella sale ha ancora una volta certificato che il cantautore calabrese è una delle figure più originali della musica e della cultura italiana. “Sempre più blu” il nostro Rino.

Gallo Gianluca. Assessore regionale all’agricoltura riconfermato con oltre 30000 preferenze. Il 10 per cento dello schieramento, un record mondiale secondo il professor De Luca, analista dell’Unical. Plebiscitario.

Gangemi Concetta. La prima donna a guidare il commissariato di Polizia in una città dal difficile ordine pubblico come Lamezia Terme. Non sfonda solo un tetto di cristallo.

Gattuso Rino. Primo commissario tecnico calabrese della Nazionale di Calcio. Tranne con la Norvegia ha ribaltato il difficile piano inclinato della religione italiana. Pensa in calabrese e parla per tutti. Ora viene il difficile ma chi è nato a Schiavonea non si arrende mai. Motivatore.

Giannicola Loredana. La sua recente nomina a Direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale ha registrato unanimi consensi da ogni schieramento politico e sindacale. Evidentemente una buona scelta.

Gimigliano Sergio e Francesca Panebianco. La meravigliosa coppia di organizzatori dello spettacolo calabrese. Concerti di qualità in tutta la Calabria e un festival persino a New York. Vivono a Castrovillari ma sono cittadini del mondo.

Guarascio Eugenio. La retrocessione del suo Cosenza ci può anche stare. Il suo dissidio e dissenso con la stragrande maggioranza del tifo e dei giornalisti lo rendono un caso di studio per psicanalisti di ogni fede. Tutto gli scivola addosso. Urge demiurgo di buon senso che metta tutti d’accordo.

Gratteri Nicola. Le sue lezioni di Mafia in tv sbancano l’audience, il Pd voleva candidarlo, sarà comunque leader referendario. Nonostante i successi per molti calabresi il grande inquisitore è solo un giustizialista. Divisivo.

Greco Tommaso. Il giurista calabrese e docente universitario a Pisa, con il suo libro “Critica della ragione bellica” edito da Laterza offre uno dei migliori grimaldelli pacifisti in un anno pieno di guerra. Necessario.

Guardavalle marina. Qui il resort scelto da Mediaset per ambientare il format di successo Temptation Island. Dai delitti d’onore alle corna in diretta. Non solo Sandokan in Calabria.

Infantino Gianni. Presidente Fifa. Per le origini paterne ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria. Se ne poteva fare a meno considerato il pessimo show tv con Trump e le pessime regole di qualificazione dei prossimi mondiali.

Leonardo Angelo. Giovane reggino trentenne emigrato a Milano per gli studi. Dalla conoscenza con giovani di periferia è nato il libro fotografico “Le Monde au rien” edito da Altana Club. Un Mulas dei giorni nostri.

Libri in Calabria. La Calabria è prima regione italiana ad avere la percentuale più bassa di famiglie che non ha libri in casa. Un dato praticamente costante da quasi un ventennio. Ma di tutto questo nessuno parla mai allo stand calabrese del Salone del libro.

Lucarelli Selvaggia
. La più astuta giornalista d’Italia attinge al lavoro d’inchiesta di Marco Cribari sul caso Bergamini realizzando il podcast “Tu non puoi capire” e contrasta la sentenza che in primo grado vede Isabella Internò condannata per omicidio. Il processo mediatico ha trovato una nuova voce a favore della condannata. Impopolare e in direzione ostinata e contraria.

Luxuria Vladimir. Miglior battuta social di promozione alla Calabria. Ha postato la sua foto che guarda un Bronzo di Riace al Museo con la dida “Ci ho messo un po’ di tempo…ma alla fine ho trovato marito”. Simpatica.

Mancini Giacomo. La statua, non lo statista. Abbattuta dal sito dove era stata posta in origine sul corso della città e trasferita davanti al palazzo di famiglia al centro storico. Una delle pagine più nere di Cosenza. Al pari dell’acqua che manca in alcuni quartieri.

Mancuso Pasqualino. A sinistra si trova ancora un dirigente del Pd che adopera parole giuste in politica e per fortuna si occupa con competenze di aree interne. Sperando che non resti da solo a svuotare il mare con un cucchiaino.

Marinho Iolanda e Senise Antonio. Grandi protagonisti di Masterchef 15. La prima è brasiliana e per ben due volte ha scelto di vivere in Calabria a Rende. Antonio è più giovane, laureato in Giurisprudenza, abita a Lungro e vuol far conoscere al mondo la cucina arbareshe. Sono il simbolo integrato della Calabria come contaminazione di razze e cucine.

Milicchio Giuseppe. Si è spenta prematuratamente la voce di mille partite del Cosenza. Ma non la sua memoria che fa di Giuseppe il Nicolò Carosio dei Lupi della Sila.

Misasi Riccardo. Commemorato dal presidente Mattarella a Montecitorio a 25 anni dalla sua scomparsa. Più riconosciuto ora che quando era potente d’Italia. E le mille luci oscurano le poche ombre.

Musolino Stefano. Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria e segretario di Magistratura democratica va nei convegni a contestare lo scioglimento dei comuni per mafia e mette in guardia da tutte le soluzioni solo repressive. Garantista.

Occhiuto Roberto. Schiva (per il momento) un’inchiesta giudiziaria spiazzando tutti, ricandidandosi e diventando l’unico presidente di Regione calabrese eletto due volte. La famiglia Berlusconi lo ha lanciato alla guida di Forza Italia. Al momento la matta è ancora sua.

Odoardi Giovan Battista Lillo. Giovane calabrese di talento artistico che lo ha ben lanciato nell’audiovisivo e nel teatro. Ha debuttato in teatro a Roma come protagonista de “Il grande buio”. La nobile famiglia ne avversa il percorso tranne la nonna Annamaria Bevilacqua, celebre mecenate che ne sostiene sogni e percorso.

Palma Paolo. Il presidente dell’Icsaic, giornalista e già parlamentare, con i suoi amici promuove convegni nazionali di alto livello ma soprattutto con il dizionario biografico della Calabria contemporanea offre un ottimo strumento di conoscenza. Gratuito e scientifico.

Panebianco Giuseppe. Passato da tennista e attore, fratello di Francesca (vedi la voce) ha saputo creare a Castrovillari da sei anni una riuscita kermesse di cinema che in 11 giorni offre 100 proiezioni nelle varie sezioni selezionati da 1500 proposte e che vedono la presenza sui pennoni di 15 paesi stranieri e in sala acclamate star.

Paolini Enzo
. Ha riportato la Nazionale under di rugby a giocare nella sua Cosenza. Se l’avvocato e l’organizzatore del Premio Sila era già affermato, il dirigente sportivo nazionale guadagna il suo personale Trofeo delle Sei nazioni.

Passarelli Gianluca
. Il professore calabrese è affermato opinionista dei principali talk show e telegiornali nazionali. Ma il suo libro per Einaudi “La roccia di Ventotene” e benzina propulsiva contro il populismo odierno. La sinistra calabrese dovrebbe ascoltare di più le sue analisi politiche. Progressista.

Pataro Lorenzo
. Giovane poeta di Laino Borgo morto suicida a soli 27 anni. Aveva ottime prospettive. Scrisse: “Penso ai morti del paese cui non pensa più nessuno”. E io penso a lui, Lorenzo che aveva lo stesso nome di Lorenzo Calogero.

Piperno Franco. La sobrietà del pensiero astratto e l’attitudine al pensiero critico riconosciuti con la sua morte in Italia e in Calabria. Lo storico Paolo Mieli in un convegno a Camigliati ha detto che è stato l’italiano che più si è speso per salvare la vita di Aldo Moro. Rivoluzionario del secolo breve.

Piromalli Pino detto “Facciazza”. Dopo 22 anni al 41 bis uscito nel 2021 si era dovuto mettere a regolare affari e attività del celebre clan. È stato arrestato come capo del clan. Immarcescibile.

Ponte sullo Stretto. Sono crollate tutte le date d’inizio dei lavori, i conti distrutti dalla Corte, le procedure smontate dalle magistrature. Per il ministro Salvini il Ponte al momento è un miraggio da Fata morgana.

Porti. Abbiamo letto che Paola e Diamante ottengono nuovi iter per finanziare ancora i progetti di porti turistici mai realizzati in passato. A me sembra una storia come quella del Ponte sullo Stretto.

Principe Sandro. E’ tornato ad essere sindaco di Rende sfidando le cricche di partito e tenendo in mano il gioco dettato agli avversari. Ora dovrebbe preoccuparsi dell’area urbana. La sinistra ha ancora bisogno di lui. Decisionista.

Ragazze di Oppido Mamertina e Seminara. Senza nome pubblico ma tanto coraggio. Hanno denunciato chi le opprimeva e i parenti che le picchiavano per far ritirare le denunce. Sono la nuova Calabria che non torna indietro.

Rocca Giannicola. Commercialista e revisore di successo a Milano, il brillante calabrese è molto seguito su Linkedin e acclamato conferenziere. Per le sue competenze su crisi e risanamento d’impresa ha iniziato a dare pareri in tv. Un gaudente liberale.

Roccella Jonica. Conferma la Bandiera blu per il nono anno consecutivo anche per lo scalo turistico del Porto, unico esemplare di approdo calabrese in una regione che dovrebbe averne molti di più sulle sue lunghe coste.

Rossi Vasco
. Le frasi delle canzoni del Blasco per abbellire e rivitalizzare Vico II Jannoni a Catanzaro per iniziativa della scuola Milani-Preti. Vasco vede e posta su Istagram e in cinquantamila mettono mi piace.

Santamaria Claudio
. È lucano di origine, ma dopo aver interpretato Rino Gaetano consegna alle cineteca una maiuscola interpretazione dell’eroe calabrese Nicola Calipari nel film “Il Nibbio”.

Saviano Roberto. Ha scritto “L’amor mio non muore” su Rossella Casini giovane studentessa fiorentina uccisa dalla ‘ndrangheta e mai ritrovata. Libro più venduto al Salone di Torino.

Sbarra Gigi. Da segretario nazionale della Cisl salta il fosso e diventa Viceministro del Sud di Giorgia Meloni. Un calabrese molto equilibrista con il potere.

San Gregorio D’Ippona. La foto di due giovani sposi del paese che dopo il Sì si sono recati alle urne per le regionali. Una risposta al crescente astensionismo.

Sila-Mare. Strada calabrese. A 35 anni dall’avvio dei lavori deve essere ancora completata per spezzare l’isolamento della Sila Greca. Incompiuta.

Snupers Scorpion Rende. Tre magnifiche ragazze con lo scudetto di Campione d’Italia di squash in prima categoria meritano riflettori per la loro impresa con la racchetta.

Sorbaro Marco. Ha pagato caro le sue origini calabresi. Politico di successo in Val D’Aosta è stato assolto in via definitiva dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa dopo aver trascorso 900 giorni in custodia cautelare e una condanna in primo grado a 10 anni. Rieletto consigliere regionale.

Spirito Santo. Società sportiva rugby. Opera sociale per ragazzi difficili nei quartieri periferici di Cosenza. Una lavoro di squadra nascosto dagli ottimi risultati. Invitti e vincenti.

Sport calabrese. Ultima regione italiana per partecipazione sportiva. Una brutta maglia nera.

Stancati Gianluca. Avvocato tributarista a Roma di gran rilievo, il professionista cosentino (un suo zio è stato sindaco) scrive con pregevole servizio su Italia Oggi dove si esibisce anche in pregevoli voleè di analisi sul tennis che ama sopra ogni cosa. Volitivo

Statistica. Alle Olimpiadi di disciplina il Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza vince all’Unical il titolo a squadra e tre trofei individuali. Le aziende tengano conto del risultato.

Stoyonova Ludymilla, 50 anni, bulgara. Donna delle pulizie investita e uccisa da una Panda sulla strada 106 nei pressi di Corigliano mentre andava al lavoro. Contano che i morti siano in calo ma la 106 resta la strada della morte. Una strada macabra.

Strangis Giovanni. Magistrato dalla schiena molto dritta, presidente dell’Anm di Catanzaro non arretra su separazione delle carriera e culto della memoria.

Talia Antonio. E’ calabrese uno dei migliori giornalisti d’inchiesta della ‘ndrangheta globalizzata. Il suo ultimo libro “Duello. Caccia globale al boss dei narcos globale” è un volume indispensabile per chi vuole capire e conosce le mafia. Transanazionale e mai paesano.

Trame. Festival di Lamezia dedicato ai libri di mafia. Più che una kermesse una presidio di partecipazione che richiama migliaia di spettatori e i principali operatori di settore. E spente le luci del festival non si spegna il faro su ogni questione del dibattito pubblico che riguarda democrazia e legalità. Indispensabile.

Triglia Giacomo. C’è anche lui nella banda Brunori. Regista della modernità, l’artista reggino lascia nel 2025 il visionario “Che verso fa il pescespada?” e soprattutto “L’albero delle noci”. Tanta roba, dicono a Roma.

Unical. Ancora al meglio per servizi, borse di studio, occupabilità e internazionalizzazione. Molti luminari come nuovi professori e si mette in pista Medicina. Un giovane rettore prende la guida di una delle migliori università italiane. Capitale morale della Calabria

Us Palmese. Il film non la squadra. Geniale commedia calcistica dei Manetti che diverte e convince con simpatia. Per l’occasione a Palmi ha riaperto il Cinema Manfroce chiuso da un trentennio. Che vuoi più dalla vita? Un lucano come Rocco Papaleo che fa il palmitano.

Veneto Armando.
Discorso dell’anno il suo intervento pubblico per i 90 anni celebrato nella sua Palmi dopo l’assoluzione per mafia, accusa che ha affrontata a testa alta e con pensiero lucido. Un eroe dei nostri tempi difficili.

Verde binario. Associazione di volontariato guidata da Irene De Franco. Hanno attivato il Museo interattivo di archeologia informatica nella sede dell’ex Cud di Rende ospitando una mostra sul grande censimento dell’arte in Calabria promosso all’inizio degli anni Novanta e da loro riesumato nell’esposizione più utile e originale del 2025.

Versace Gianni. La mostra *Terra Mater. Magna Graecia Roots Tribute*, promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, diretto da Fabrizio Sudano, in occasione degli ottant’anni dalla nascita aperta fino al prossimo 19 aprile. E ora Catanzaro, come ha proposto Sergio Dragone, omaggi Mimmo Rotella.

Vicari Daniele. Il regista di “Diaz” con il film “Ammazzare stanca” realizza una delle migliori opere cinematografiche sulla ‘ndrangheta al Nord. Peccato per la distribuzione sbagliata.(redazione@corrierecal.it)

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