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Maxiconfisca a Luciano Lo Giudice

Dopo il sequestro preventivo è arrivata la confisca dei beni di Luciano Lo Giudice, l`imprenditore reggino ritenuto dalla Dda di Reggio il boss dell`omonima cosca assieme all`attuale collaboratore …

Pubblicato il: 20/08/2012 – 17:27
Maxiconfisca a Luciano Lo Giudice

Dopo il sequestro preventivo è arrivata la confisca dei beni di Luciano Lo Giudice, l`imprenditore reggino ritenuto dalla Dda di Reggio il boss dell`omonima cosca assieme all`attuale collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice, detto il “Nano”.  Gli agenti della Divisione anticrimine della questura hanno eseguito il decreto di confisca, per svariati milioni di euro, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria.
Il procedimento di prevenzione ha preso le mosse da tre proposte di sequestro e confisca di beni rientranti nella diretta ed indiretta disponibilità di Lo Giudice.
La polizia ha accertato, infatti, una sproporzione reddituale dell`imprenditore accusato di intestazione fittizia di beni, usura, esercizio abusivo del credito estorsione continuata, e di associazione a delinquere di stampo mafioso.
In particolare, le indagini della Dda hanno evidenziato che Luciano e Antonino Lo Giudice avrebbero fornito un costante contributo alla vita della cosca di ‘ndrangheta operante a Reggio, reperendo somme di denaro e gestendo attività commerciali.
Nei confronti di Luciano Lo Giudice, inoltre, il gip di Catanzaro nei mesi scorsi ha emesso un decreto di giudizio immediato, per i fatti criminosi relativi agli attentati commessi nel 2010 ai danni degli Uffici della Procura Generale di Reggio e dei magistrati Salvatore Di Landro e Giuseppe Pignatone.
Secondo gli inquirenti, la cosca Lo Giudice era particolarmente attiva nel settore dell`usura e nell`accaparramento di attività economiche che rappresentavano sia il volano per incrementare il prestito di denaro a strozzo che lo strumento per il controllo mafioso del mercato economico della città.
L`intestazione fittizia, inoltre, costituiva il rimedio contro i possibili sequestri da parte dell`autorità giudiziaria.
In particolare, la confisca di oggi ha interessato: otto immobili siti in riva allo Stretto, il patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Peccati di Gola di Mogavero Vincenza”, il patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Peccati di Gola di Lo Giudice Luciano”, il patrimonio aziendale del ramo di azienda “Norfish Srl” che si occupava del commercio al minuto di prodotti ittici, il patrimonio aziendale della pizzeria “Smile di Ieracitano Angelica”, la rimessa di barche “Nautica Spanò di Spanò Pasquale & C s.n.c.”, la concessionaria di auto “Ambrosiana Motori s.r.l.”, di Giuseppe Cricrì con sede a Milano, la ditta “Legnami Zoccali di Enrico Arillotta”, la società “Zeta Legno s.r.l.” e il caffé “Garibaldi” di Beatrice Enacopol. Sottratti, infine, anche alcuni beni mobili, conti correnti e polizze assicurative.

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