Gli appalti dei nuovi ospedali e la trasparenza necessaria
Caro direttore, nel n. 7 del Suo periodico, nell’articolo dedicato alla realizzazione in Calabria di nuovi quattro ospedali, viene citata, con connotazioni evidentemente negative, una mia presa di po…

Caro direttore, nel n. 7 del Suo periodico, nell’articolo dedicato alla realizzazione in Calabria di nuovi quattro ospedali, viene citata, con connotazioni evidentemente negative, una mia presa di posizione pubblica tendente a fare restare nella nostra regione almeno una parte del consistente investimento (circa 700 milioni di euro).
Vengo così ad essere additato dal Suo giornale, sia nel testo sia in uno dei sommari, come “sponsor” dei costruttori calabresi e dei loro interessi.
Devo dire che mi aspettavo qualche critica del genere. Anche la difesa del sistema economico regionale e dei suoi livelli di occupazione – concetto su cui, credo, nessuno sia in disaccordo – diventa oggetto di malevoli commenti.
Non vedo cosa ci sia di male nell’affermare che il comparto delle costruzioni in Calabria, che vanta migliaia di addetti, troverebbe giovamento dalla partecipazione, anche con quote minoritarie, ad uno dei più grandi investimenti che lo Stato ha fatto per la nostra regione.
Ho suggerito al presidente Scopelliti, che è sempre molto attento a tutte le questioni che riguardano lo sviluppo, di individuare, assieme agli esperti e soprattutto in collaborazione con la Sua, meccanismi che consentano un sia pur minimo coinvolgimento delle imprese locali alla realizzazione dei quattro ospedali.
Tutto qui. È come se io avessi pubblicamente invitato i lettori calabresi ad acquistare il Corriere della Calabria al posto di Panorama o dell’Espresso.
Confesso che in questa posizione ha molto influito la mia formazione “federalista”, che porto avanti da decenni, da quando ho fondato il movimento autonomista “Calabria libera”.
Credo che i calabresi debbano essere sempre di più protagonisti del loro destino e, in questa ottica, mi sembra profondamente ingiusto che risorse per 700 milioni di euro destinate alla Calabria portino benessere e occupazione alle sole imprese del Nord.
Mi consenta, caro direttore, di dissentire anche dalle strumentali “letture” politiche contenute nell’articolo.
Si tranquillizzi: non esiste alcun elemento di scontro tra me e il presidente Scopelliti, tantomeno sulla questione di cui si siamo occupati. La giunta regionale è, per quanto mi riguarda, unita e coesa, tutta proiettata a consolidare i buoni risultati già ottenuti nel primo anno di lavoro e a proseguire nel lavoro di cambiamento dell’ente Regione. Peppe Scopelliti si è rivelato un grande presidente, capace di portare una forte carica di novità nella vita politica calabrese e nel difficile governo della Regione.
Caro direttore, capisco che la mission del Suo giornale è quella di “fare opposizione” a Scopelliti e alla giunta e di ciò non mi scandalizzo. Anzi, le critiche fanno sempre bene alla democrazia.
Ma La inviterei, conoscendola e apprezzandola, a dedicare qualche energia (e qualche documentata inchiesta) anche alla devastante e molto discutibile attività del centrosinistra alla Regione dal 2005 al 2010. Ne verrebbe fuori un quadro molto interessante, anche se forse non basterebbero i numeri di un’intera annata per descrivere la voragine che ci ha lasciato in eredità il partito verso cui Lei dimostra una certa benevolenza.
La ringrazio per l’ospitalità.
Domenico Tallini
* assessore regionale al Personale
* * *
Ringraziamo l’assessore regionale Tallini per il suo intervento. Come lui, anche noi riteniamo sia importante coinvolgere le imprese calabresi nelle grandi opere purché le procedure vengano controllate rigidamente dalla Stazione unica appaltante, che invece nel caso dei quattro nuovi ospedali viene clamorosamente esclusa. Quanto all’imparzialità del nostro lavoro, ricordo all’assessore che, mentre io collezionavo querele da Loiero e dai suoi congiunti, lui militava proprio nel centrosinistra.
P. P.