Il Cosenza paga a caro prezzo la sua ingenuità

Paga ancora una volta lo scotto dell`inesperienza, il Cosenza di mister Patania. I rossoblù, a Marsala, sono stati sconfitti per 2-0 dalla compagine siciliana, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che la gara disputata sull`isola sia stata la migliore di questo campionato in termini di qualità del gioco e capacità di tenere il campo.
Per un tempo e mezzo, in campo si sono visti quasi esclusivamente i Lupi, che hanno mantenuto un`alta percentuale di possesso del pallone, praticando una densità sulla linea mediana che ha messo sistematicamente in difficoltà la formazione avversaria. I calabresi hanno anche costruito numerose limpide occasioni da rete, che non si sono tradotte in gol per l`imprecisione sotto porta e, particolare tutt`altro che trascurabile, per le numerose e pesanti assenze nel reparto avanzato. Questo Cosenza offre un buon calcio, pur essendo composto in buona parte da ragazzi. Ma se davanti si ritrova privo di elementi come Mosciaro, Tedesco e Romano, è inevitabile che abbia delle difficoltà.
Il limite del complesso rossoblù è, come detto, rappresentato dall`inesperienza. È maturata in questo quadro l`ingenuità che, al 71`, ha propiziato il vantaggio del Marsala: Ciano perde palla, Palmiteri la recupera e si fa atterrare in area. È calcio di rigore che Fina trasforma. Il Cosenza accusa il colpo. Cerca di riversarsi in avanti alla ricerca del pareggio ma non ha la lucidità necessaria per riequilibrare le sorti del match e si espone alle ripartenze dell`avversario. All`87` Biondo viene espulso per aver rifilato un calcio a Di Micieli, che allo scadere firma il raddoppio dei siciliani a conclusione di un`azione di contropiede.