Sanità, per la Cgil «il commissario Scopelliti è insufficiente»
Anche in Calabria si celebrerà la Giornata nazionale di mobilitazione proclamata per venerdì 18 novembre dalla Cgil «per contrastare i tagli indiscriminati alla sanità ed al sociale operati dalle man…

Anche in Calabria si celebrerà la Giornata nazionale di mobilitazione proclamata per venerdì 18 novembre dalla Cgil «per contrastare i tagli indiscriminati alla sanità ed al sociale operati dalle manovre del dimissionario governo Berlusconi che ha scaricato i costi del debito pubblico sui diritti di cittadinanza lasciando un Paese indebitato e disseminato di macerie sociali che il nuovo governo dovrà sapere affrontare introducendo forti principi di equità sociale».
«Per il sindacato il risanamento pubblico non può essere scaricato sulle spalle dei cittadini, con tagli e ticket. – scrivono in una nota stampa il segretario generale della Cgil Sergio Genco e Mimma Iannello della segreteria regionale – La sanità non è un lusso per i conti dello Stato, ma un pezzo fondamentale del welfare da cui passano politiche di inclusione e di coesione del Paese e del Mezzogiorno. La sanità è un diritto costituzionale fondamentale da cui discende il benessere delle persone e delle comunità, oltre che fattore che produce economie anticicliche preziose per contrastare la crisi. Per uscire dalla crisi non serve tagliare in modo indiscriminato sui servizi pubblici, ma investire nei diritti attraverso un governo della spesa sanitaria capace di realizzare servizi di qualità che garantiscano 24 ore su 24 l`appropriatezza e l`uniformità dei livelli essenziali di assistenza in ogni parte del Paese».
«Occorre perciò – continuano i due sindacalisti – finanziare adeguatamente il fabbisogno sanitario delle Regioni con criteri equi di riparto e garantire politiche sanitarie regionali capaci di reggere la sfida del risanamento e della riqualificazione da cui passa la difesa di un sistema sanitario pubblico, universale e di qualità».
Secondo la Cgil, «l`azione avviata dal commissario alla sanità Scopelliti è del tutto insufficiente a riformare la sanità calabrese. Centinaia di delibere e decreti, continue bocciature al tavolo Massicci, ritardi e risorse bloccate, richiami delle Autority nazionali sulla disapplicazione di leggi, dimissioni su dimissioni di presidenti e sub commissari, annunci eclatanti e smentite su tagli e riattivazione di servizi, convenzioni milionarie e deboli volontà di confronto sociale evidenziano l`inadeguatezza dell`azione sanitaria messa in campo dal commissario. Manca la trasparenza sulla spesa ed il Piano di rientro è calibrato più su tagli ragionieristici di servizi che su obbiettivi assistenziali».
«Lo stesso Consiglio regionale convocato per il prossimo 18 novembre sulla sanità – concludono Genco e Iannello – appare un appuntamento tardivo e blindato ad ogni possibilità di recuperare un proficuo ed autentico confronto democratico».