Asp di Catanzaro, i medici di famiglia contestano i vertici
CATANZARO All`Asp di Catanzaro medici di famiglia sul piede di guerra per contestare la decisione che rendere più problematica la prescrizione di alcune categorie di farmaci utilizzati anche per le m…

CATANZARO All`Asp di Catanzaro medici di famiglia sul piede di guerra per contestare la decisione che rendere più problematica la prescrizione di alcune categorie di farmaci utilizzati anche per le malattie cardiovascolari. Il caso è stato sollevato dal sindaco Fimmg che ha deciso, in segno di protesta, di autosospendere i propri rappresentanti che fanno parte di tutti i comitati interni dell`azienda, annunciando nuove forme di mobilitazione, contro quello che definisce «comportamento antisindacale del direttore generale Gerardo Mancuso. «La decisione del consiglio direttivo del sindacato dei medici di famiglia – sostengono i sindacalisti in una nota – è stata presa in risposta alle disposizioni del direttore generale dell`Azienda relative alla prescrizione dei sartani e delle statine, classi di farmaci necessari per il controllo e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Il consiglio direttivo contesta il dispositivo sull`appropriatezza prescrittiva di questi farmaci perché si tratta di una decisione imposta al di là di un`autentica logica del confronto: il provvedimento infatti non considera gli obblighi deontologici dei medici, trascura le esigenze legate alla tutela della salute dei cittadini e si pone in contrasto con le linee guida abbozzate dagli uffici regionali competenti». «La Fimmg sa che la Calabria – prosegue la nota – è sottoposta al piano di rientro dal debito sanitario e che pertanto è necessario intervenire anche sulla prescrizione dei farmaci. Ma il sindacato non può accettare disposizioni calate dall`alto che in nome del risparmio negano la piena libertà del medico, chiamato ad agire secondo scienza e coscienza e secondo buon senso, nell`interesse dei malati. Soprattutto, non è possibile pretendere che le decisioni sull`appropriatezza prescrittiva valgano anche per le terapie già in atto al momento dell`entrata in vigore dei provvedimenti stessi. Pretendere la retroattività come fa Mancuso significa agire in modo irrituale rispetto alla linea che di norma viene seguita dagli enti regolatori sull`utilizzo dei farmaci, Aifa compresa».