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Il lager dimenticato di Ferramonti diventerà un film

TARSIA Il lager dimenticato, il più grande campo di concentramento allestito in Italia, quello di Ferramonti di Tarsia, nel cosentino, diventa un documentario e un film. Lo ha annunciato nel Giorno d…

Pubblicato il: 26/01/2012 – 16:02
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Il lager dimenticato di Ferramonti diventerà un film

TARSIA Il lager dimenticato, il più grande campo di concentramento allestito in Italia, quello di Ferramonti di Tarsia, nel cosentino, diventa un documentario e un film. Lo ha annunciato nel Giorno della Memoria, la Cabiria Film del regista e produttore Giacomo Franciosa. Il campo fu il primo a essere liberato dagli Alleati (14 settembre 1943), ma l`ultimo ad essere lasciato (dicembre `45), perché «un buon gruppo di ebrei decise di rimanervi spontaneamente, in attesa di tempi migliori, realizzando un vero e proprio Kibbutz. Che, in un clima di reciproca collaborazione e riconoscenza, diede persino lavoro a tre abitanti del luogo. Un luogo che, malgrado l`estrema povertà del tempo e della stessa zona, aveva, prima, offerto agli internati aiuto e solidarietà». Ferramonti di Tarsia, fu aperto il 20 giugno del 1940 e oltre agli ebrei, dall`autunno del `41, vi furono internati anche prigionieri politici. Con i suoi 160mila metri quadrati di estensione, fu il più grande campo di concentramento italiano con 92 baracche dove vissero centinaia e centinaia di persone. La punta massima di 2.700 internati fu raggiunta nell`estate del `43. «Filo spinato e guardia – è scritto nella nota – ma rispetto ad Auschwitz era il paradiso. Con l`eccezione dell`appello giornaliero, si era liberi di passare la giornata come si voleva, di comprare quello che si voleva. C`era sempre latte e zucchero per i bambini, si giocava a calcio, a scacchi, a bridge. C`era un gruppo musicale, il vaccino contro il tifo, il chinino contro la malaria. Un paradiso inaspettato, che riuscì a tenere lontani i suoi internati dall`inferno delle camere a gas e gli orrori dei lager nazisti».

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