La Consulta: illegittime due normative regionali anti `ndrangheta
ROMA Violano la Costituzione le leggi con cui la Regione Calabria ha istituito l`Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali, nonché le misure approvate per garantire legali…

ROMA Violano la Costituzione le leggi con cui la Regione Calabria ha istituito l`Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali, nonché le misure approvate per garantire legalità e trasparenza dei finanziamenti erogati dalla Regione. Lo ha sancito la Corte Costituzionale con due sentenze – la numero 34 e la numero 35, entrambe depositate oggi – accogliendo in entrambi i casi il ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio dei ministri nel maggio scorso. Per quanto riguarda l`istituzione dell`Agenzia, secondo la Consulta risulta violato l`articolo 117 della Costituzione, che stabilisce la competenza esclusiva dello Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza. Con la seconda sentenza, poi, la Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale nella quale si prevedeva che «chiunque riceva e utilizzi finanziamenti regionali per importi pari o superiori a 10mila euro debba impiegare un conto corrente unico e dedicato a tali operazioni», proprio per evitare rischi di infiltrazioni della `ndrangheta. «La disposizione impugnata – è spiegato nella sentenza – ha invaso la sfera di competenza legislativa dello Stato e pertanto va dichiarata costituzionalmente illegittima».