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Agenzia dei beni confiscati, la preoccupazione della Cgil

Anche il mondo sindacale prende posizione contro il possibile trasferimento dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati dalla sede di Reggio Calabria. In una nota, la Cgil regionale e provinciale di R…

Pubblicato il: 17/03/2012 – 15:45
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Agenzia dei beni confiscati, la preoccupazione della Cgil

Anche il mondo sindacale prende posizione contro il possibile trasferimento dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati dalla sede di Reggio Calabria. In una nota, la Cgil regionale e provinciale di Reggio esprimono «serie preoccupazioni circal`ipotesi avanzata dal prefetto Caruso» di lasciare la città dello Stretto. «Una decisione simile, così rilevante anche per le motivazioni che sono state alla base della decisione della localizzazione a Reggio – è scritto in un comunicato – non può essere avanzata con motivazioni non chiaramente esplicitate. Sollecitiamo un confronto istituzionale per un approfondimento delle ragioni logistiche, organizzative e politiche che hanno reso complicato il lavoro e l`azione dell`Agenzia. Il prefetto Caruso – aggiunge la Cgil – devono chiarire e precisare quali sono gli ostacoli politici che si frappongono allo svolgimento dell`attività dell`Agenzia. Il sindaco del Comune di Reggio ha il dovere dichiarire l`azione da lui svolta che viene definita negativamente dal prefetto Caruso». Ed ancora, il sindacato si rivolge al governatore Scopelliti: «Oltre al no al trasferimento, se non vuole essere di facciata e di propaganda, deve svolgere un`attività istituzionale e anche diplomatica perdeterminare le condizioni per far rimanere e operare nel modo migliore possibile l`Agenzia dei beni confiscati se si è realmente determinati al contrasto alla `ndrangheta anche attraverso la confisca».
«La Cgil regionale e quella provinciale di Reggio – conclude la nota – vigileranno, anche a livello nazionale, perché non avvenga un trasferimento che sarebbe letto come una sconfitta delle forze sane che si battono per la legalità in Calabria e nel Paese».

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