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Imu e Comuni Qualche esempio per capire meglio

Leggo su molti giornali locali e nazionali la notizia che in alcuni Comuni non si pagherebbe l’Imu, in quanto i consigli comunali hanno deliberato un’aliquota del 2×1000. Dopo queste notizie,  molti…

Pubblicato il: 24/04/2012 – 16:09
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Imu e Comuni Qualche esempio per capire meglio

Leggo su molti giornali locali e nazionali la notizia che in alcuni Comuni non si pagherebbe l’Imu, in quanto i consigli comunali hanno deliberato un’aliquota del 2×1000. Dopo queste notizie,  molti miei concittadini si sono avvicinati chiedendomi perché noi non avessimo fatto lo stesso.
Ho cercato di spiegare invece che quello fatto dai Comuni come Polistena per esempio, è stata solo una trovata pubblicitaria ed elettorale, ma che economicamente non cambia nulla per le casse del Comune ma soprattutto non significa meno tasse per loro.
In breve vorrei spiegare perché. Partendo dal presupposto che la rendita catastale per le nostre abitazioni è quasi identica nei nostri Comuni, la stessa si rivaluta per il 5% e poi si moltiplica per 160, dal risultato che esce bisogna far pagare, e penso al mio Comune, il 4×1000, invece nei Comuni come Polistena lo 0,2 x1000.
Facciamo un caso pratico: rendita catastale più una pertinenza per ogni categoria catastale di 300 €, se rivalutiamo 300 del 5 % si avrà un risultato di 315, se poi moltiplichiamo 315 x 160 avremmo il risultato di 50400, da questo dobbiamo pagare come Imu il 4×1000, ossia 201,6 € con la detrazione prima casa ossia 200 € pagheremo 1,6 €, quindi niente perché inferiore a 12 €. Sotto tale cifra nulla è dovuto, senza pensare che potrebbero esserci figli a carico al di sotto dei 26 anni che portano una ulteriore riduzione di 50 €.
Dove l’aliquota prevista invece è lo 0,2 si avrà un`Imu di € 100,8 e con le riduzioni sulla prima casa il risultato finale sarà 0.
Ripeto la rendita catastale di 300 € è una rendita abbastanza alta, certamente sopra la media regionale, invito tutti i lettori a verificare quello che scrivo.
Invece se non si vuole fare demagogia ma far risparmiare seriamente i cittadini bisognerebbe ridurre l’aliquota sulla seconda casa che invece tenendo invariati i dati sopra descritti avremmo un tributo su una rendita catastale di 300 € rivalutata del 5% e moltiplicata per 160 di € 50400: da questo si pagherà lo 0,76 x1000 ossia 383,04.
Se penso che molti degli italiani hanno una seconda casa soprattutto al mare,vorrei capire che posizione geografica hanno i Comuni che si vantano di non far pagare l’Imu sulla prima casa.
Se pensiamo che in Comune come il mio (San Demetrio Corone) con circa 3700 abitanti, vi sono più di 2000 seconde case che ora con l’Imu certamente aumenteranno visto che le pertinenze sulla prima casa non possono essere più di 1 per categoria, C2, C6, C7, immagino che in un Comune con una forte vocazione turistica i dati si moltiplicheranno,e lì che bisognerebbe intervenire se davvero si vuole ridurre l’Imu.
Spero che questo mio intervento sia stato esaustivo per far meglio comprendere una tassa ingiusta ed esosa come l’Imu.
Iniziamo ad avvicinarci ai cittadini con serietà senza demagogia e opportunismo.

* assessore al Bilancio del Comune
di San Demetrio Corone

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