Derivati, Loiero: «La mia giunta decise di presentare denuncia»
«L`8 settembre 2007, il Sole 24 Ore pubblicava un`intera pagina sugli swap in Italia, con riferimento prevalente alla Regione Calabria. Il giorno successivo, il 9 settembre, Vincenzo Spaziante, l`ass…

«L`8 settembre 2007, il Sole 24 Ore pubblicava un`intera pagina sugli swap in Italia, con riferimento prevalente alla Regione Calabria. Il giorno successivo, il 9 settembre, Vincenzo Spaziante, l`assessore al Bilancio di allora, figura tecnica della giunta da me presieduta, già direttore generale del ministero dell`Economia, con una nota invitò il ministero ad accompagnare la Regione in questa procedura». Lo afferma in una nota l`ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. «Nella successiva – aggiunge – tornata di giunta di qualche giorno dopo, l`esecutivo decise, all`unanimità, di compiere una doppia azione: un esposto-denuncia presentato presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, per informare l`autorità giudiziaria di tutti i fatti esposti nel servizio giornalistico, trasmettendo tutta la documentazione ritenuta utile per consentire ai magistrati una più completa visione dell`accaduto. Fornimmo all`autorità giudiziaria ogni elemento, come era giusto e doveroso, per il resto abbiamo lasciato che la giustizia facesse il suo corso. Successivamente, anche in seguito ai referti della Corte dei Conti, sezione di controllo, che evidenziavano una serie di irregolarità ed illegittimità dei contratti di swap posti in essere ed invitavano la Regione ad assumere valide iniziative a tutela dell`amministrazione, la giunta regionale, preso atto dei suddetti rilievi, diede ampio mandato all`Avvocatura regionale ed al dipartimento Bilancio di procedere ad ogni azione e provvedimento necessario». «Le suddette strutture regionali, dopo una prima fase – prosegue Loiero – di ricognizione e valutazione interna degli atti, in considerazione della notevole complessità della materia, avente un profilo specialistico particolare, non solo dal punto di vista giuridico, quanto finanziario, ravvisarono l`opportunità di avvalersi di un professionista esterno, di specifica competenza in materia, richiedendo allo stesso un circostanziato parere, sia sui rilievi della Corte, sia sulle possibili azioni da intraprendere. Allora ci rivolgemmo all`avvocato Daniele Portinaro del foro di Milano, difensore e consulente di varie amministrazioni anche regionali, su analoghe vicende (frattanto il fascicolo penale con la denuncia della Regione era stato acquisito dalla Procura di Milano dove era in corso un`indagine a carico della stessa Banca e della stessa società di consulenza), il quale dopo avere esaminato tutta la documentazione rese un ampio ed articolato parere deducendo una serie di irregolarità e illegittimità poste in essere dalle banche con cui la Regione aveva contrattato (addirittura due delle Banche erano al tempo stesso consulenti della regione e controparte contrattuale, con le indubbie conseguenze sulla regolarità dei contratti)». «Il parere, accompagnato da una relazione finanziaria – evidenzia l`ex presidente della Regione – contenente un`analisi dettagliata dei contratti e delle relative clausole, recava anche indicazioni sulle possibili azioni da esperire, tra queste un`azione civile per richiedere la dichiarazione di nullità o quanto meno l`annullamento dei contratti, nonché il risarcimento dei danni pari all`ammontare della commissioni occulte rilevate dalla perizia finanziaria. Sulla base di tale parere demmo mandato all`avvocato Portinaro, affiancato da un avvocato calabrese Oreste Morcavallo, per predisporre l`atto di citazione nei confronti di tutte le banche interessate. Cosa che è avvenuta puntualmente negli ultimi mesi della legislatura. Inoltre, poiché lo stesso avvocato Portinaro, suggeriva di presentare una denuncia penale ravvisando un`ipotesi di truffa ai danni della Regione, posta in essere dai comportamenti fraudolenti delle banche nella proposizione dei contratti, l`avvocatura regionale, stante la particolarità della materia, diede mandato allo stesso avvocato di stendere la denuncia circostanziata. Ciò avvenne alla fine della legislatura, per cui la vicenda è rimasta in carico alla nuova giunta».