La Cassazione conferma il sequestro di beni
La Corte di Cassazione ha confermato il sequestro di beni nei confronti del titolare della Enertech, Stefano Gavioli, 54 anni, di Venezia, nell`ambito dell`inchiesta della Procura di Catanzaro su una…

La Corte di Cassazione ha confermato il sequestro di beni nei confronti del titolare della Enertech, Stefano Gavioli, 54 anni, di Venezia, nell`ambito dell`inchiesta della Procura di Catanzaro su una presunta evasione fiscale e irregolarità nella gestione della discarica di Catanzaro. La Cassazione ha rigettato il ricorso dei legali di Gavioli ed ha confermato la validità del provvedimento del tribunale della libertà di Catanzaro emesso nei mesi scorsi. Nell`inchiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani, oltre a Gavioli ed gli altri responsabili della Enertech sono indagati anche funzionari dell`ufficio del commissario per l`emergenza ambientale, un avvocato ed un commercialista. Agli indagati vengono contestati a vario titolo i reati di associazione per delinquere finalizzata all`evasione fiscale ed alla violazione delle norme ambientali. Gli imprenditori indagati, secondo l`accusa, avrebbero evaso il fisco con un sistema di società costituite come scatole cinesi e, nonostante i debiti con l`erario, sarebbero riusciti a percepire i fondi dall`ufficio del Commissario per l`emergenza ambientale in Calabria. Nel corso delle indagini, nell`agosto scorso, erano stati sequestrati beni per 90 milioni di euro.