Emergenza depurazione, Censore critico con la giunta regionale
Sull`emergenza depurazione Bruno Censore boccia il governo regionale. Il consigliere regionale del Pd stigmatizza la politica dei «vuoti annunci» dell`esecutivo, non seguita da adeguate risposte ai p…

Sull`emergenza depurazione Bruno Censore boccia il governo regionale. Il consigliere regionale del Pd stigmatizza la politica dei «vuoti annunci» dell`esecutivo, non seguita da adeguate risposte ai problemi del territorio. Ed è così anche in un tema delicato come quello del trattamento delle acque reflue. «Appare sempre più evidente che la filosofia sottesa alle politiche della giunta regionale guidata da Giuseppe Scopelliti sia quella di inseguire le emergenza anziché, come sarebbe auspicabile, puntare sulla prevenzione dei disastri», afferma Censore, che si sofferma in particolare sulle «numerose criticità che si stanno registrando negli impianti di depurazione dei comuni costieri e, in particolar modo, in quelli della provincia di Vibo». Qui, accusa l`esponente di minoranza a palazzo Campanella, «la situazione appare veramente delicata, al punto che, al fine di evitare situazioni che potrebbero mettere a rischio la salute dei cittadini, la Regione sta pensando di attingere agli strumenti emergenziali a disposizione della Protezione civile regionale. Dobbiamo evitare – prosegue Censore – che la Calabria disperda quell`inestimabile patrimonio rappresentato dalla vocazione turistica del nostro territorio. Purtroppo, però, non ci resta che constatare che la giunta regionale, al di là della propaganda e dei soliti e vuoti annunci, davvero poco sta facendo, come peraltro testimoniano i fatti che ogni calabrese ha sotto gli occhi. La decisione di sopprimere gli Ato, per avocare a sé la gestione della depurazione, e la spasmodica attesa del fantomatico Ato unico regionale – dice ancora il consigliere regionale – hanno peggiorato le cose, provocando confusione e un notevole ritardo nella programmazione, con quelle conseguenze disastrose che lo scorso anno cittadini e turisti hanno potuto constatare. Mi pare evidente, insomma, che siamo davanti a una insindacabile debolezza delle politiche, messe in campo dalla giunta Scopelliti, tese a garantire un efficiente funzionamento degli impianti di depurazione».
D`altronde, lamenta Censore, «tutti gli appelli sono rimasti inascoltati, al punto che soltanto a febbraio scorso, presentando il Piano operativo di interventi, Scopelliti davanti ai giornalisti aveva previsto acque cristalline e l`assenza di spiacevoli episodi che potessero compromettere la qualità del mare calabrese. Ma le cose, purtroppo, stanno diversamente. Pertanto sarebbe auspicabile che la gGiunta regionale decida di cambiare repentinamente registro, accantonando slogan per adottare quelle necessarie iniziative che, almeno finora, non è stata in grado di individuare e di attuare».