I fantasmi dell`Alaco
SERRA SAN BRUNO L`Alaco era un pantano che “assorbiva” di tutto: soprattutto rifiuti: frigoriferi e batterie e immondizia di ogni genere. Qui, in una terra dove la `ndrangheta è sinonimo di Vallelung…

SERRA SAN BRUNO L`Alaco era un pantano che “assorbiva” di tutto: soprattutto rifiuti: frigoriferi e batterie e immondizia di ogni genere. Qui, in una terra dove la `ndrangheta è sinonimo di Vallelunga, famiglia coinvolta nella faida dei boschi, le montagne hanno occhi e orecchie. E c`è chi giura che lì, in fondo al lago che dovrebbe dissetare mezza provincia, sia sepolto il contenuto di interi camion. Storie al confine con la leggenda. Ma c`è chi le ha impresse su nastri digitali per farne un documentario. Un uomo che lavorava dove oggi c`è il lago, chiedendo l`anonimato, ha raccontato una vicenda che sembra molto simile a quelle registrate in un`altra area della Calabria. Ha detto di aver visto, negli anni tra il 2004 e il 2005, mezzi pesanti scaricare il loro carico direttamente in acqua (che a quei tempi non arrivava nei rubinetti). Accadeva otto anni fa, mentre oggi le mandrie di mucche continuano a bagnarsi nelle acque che in seguito vengono potabilizzate come se nulla fosse. E i sindaci del Vibonese certificano che l`acqua è potabile, nonostante i rilievi dei Nas contenuti nel decreto di sequestro del sistema idrico. La gente del posto, però, non si fida.
(Sul Corriere della Calabria in edicola da venerdì 13 luglio l`articolo integrale a firma di Pablo Petrasso)