Protesta di Riace, il sostegno dei sindacati
LAMEZIA TERME «E` necessario sbloccare la situazione che si è creata a Riace e nel comune di Acquaformosa a causa della mancata erogazione dei fondi della protezione civile regionale. Non è tollerabi…

LAMEZIA TERME «E` necessario sbloccare la situazione che si è creata a Riace e nel comune di Acquaformosa a causa della mancata erogazione dei fondi della protezione civile regionale. Non è tollerabile che, nel 2012, persone che sono emigrate dal loro paese per sfuggire alla morsa della fame debbano soffrire disagi quali la mancanza di cibo, di acqua e di energia elettrica». E` quanto sostengono in una nota le segreterie regionali e quelle provinciali reggine di Cgil, Cisl e Uil. «Dopo aver partecipato con le proprie delegazioni sindacali e di categoria alla manifestazione che si è tenuta oggi a Riace, le organizzazioni sindacali – prosegue la nota – chiedono un intervento serio e programmatico da parte delle istituzioni e della protezione civile. I sindaci hanno denunciato questa emergenza umanitaria. I sindacati si sono già attivati per sopperire alla mancanza dei generi di prima necessità ma denunciano la degenerazione di questa condizione. Proprio perché si tratta di un`emergenza umanitaria, ricordiamo che vivono circa 170 famiglia con bambini anche molto piccoli, ci chiediamo: dov`é la protezione civile? L`ente che, forse più di tutti, si dovrebbe attivare è, invece, fermo. Statico. L`erogazione dei fondi si attende da mesi e, nel frattempo, le esigenze e le difficoltà della popolazione sono aumentate». «Il ruolo della protezione civile, quale strumento di intervento in situazioni critiche – si sostiene nella nota – in questo caso, è venuto meno. E` giunto il momento di dire basta a questa forma di non accoglienza, a questo paradosso. A questo stato di stallo, in cui la dignità delle persone, degli immigrati, è venuta meno. I cittadini devono avere delle risposte. Il compito delle istituzioni è quello di fornirle, perché si diriga ragionevolmente questo processo sociale».