Magnifico, si (ri)accomodi

RENDE Giovanni Latorre, rettore dell`Unical, l`aveva annunciato ai “suoi” senatori accademici che lo avevano virtualmente sfiduciato: «Me ne andrò soltanto se lo deciderà la legge». E, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, la legge andrà in suo (e degli altri rettori in proroga) soccorso. Il governo Monti, infatti, sta lavorando a un emendamento del decreto sulla revisione della spesa pubblica che potrebbe salvare le poltrone dei rettori.
Il nodo centrale è un norma interpretativa che scioglierà i dubbi sollevati da una sentenza del Tar dell`Umbria. Il punto è procedurale: la riforma Gelmini ha “chiesto” ai rettori il cui mandato era in scadenza e durava da più di sei anni di lasciare il campo nell`anno accademico successivo a quello dell`adozione dei nuovi statuti. Già, ma qual era il momento dell`adozione: l`approvazione da parte del Senato accademico o il definitivo via libera ministeriale? Per i giudici amministrativi la data corretta sarebbe la prima. Secondo questa lettura, all`Unical si dovrebbe tornare al voto prestissimo (lo Statuto è stato approvato nel 2011). Adesso, però, il governo potrebbe sancire per legge la seconda interpretazione. Dunque anche ad Arcavacata, per la quale il placet ministeriale è arrivato nel 2012, si potrebbe tornare alle urne per eleggere il nuovo Magnifico nel 2013. Un altro anno per Latorre, insomma. E la possibilità di gestire il rinnovo del Senato accademico e del Consiglio d`amministrazione da una postazione privilegiata.
Il governo è arrivato a questa decisione dopo che il Tar di Parma, interpellato proprio dall`esecutivo, che aveva impugnato il decreto di indizione delle elezioni per il rinnovo del rettore, aveva sospeso la procedura. Troppa confusione, così i “professori” di Monti hanno deciso di agire per legge, una strada ritenuta evidentemente più sicura. Come la poltrona accademica del rettore dell`Unical. Potrà lasciare spazio al suo erede dopo 14 anni di mandato. Lo dice la legge.