Sequestri per un milione e mezzo alla cosca Forastefano
COSENZA Un duro colpo alla cosca Forastefano è stato inferto dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Cosenza, che questa mattina hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimon…

COSENZA Un duro colpo alla cosca Forastefano è stato inferto dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Cosenza, che questa mattina hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale emessa dal tribunale di Cosenza, su proposta della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, a carico di Gaetano Novelli (deceduto nell`ottobre 2010), condannato per usura nel processo “Omnia” alla pena di 9 anni di reclusione.
Per l’operazione portata a termine oggi, la Procura antimafia ha richiesto e ottenuto dal tribunale di Cosenza l’applicazione delle nuove disposizioni introdotte dal Codice antimafia: è stata infatti disposta a carico di Novelli la misura di prevenzione patrimoniale che prevede, anche in caso di morte del soggetto proposto, il sequestro nei confronti degli eredi. Sempre a carico dei Novelli, il tribunale ha previsto il sequestro «per equivalente», che consente l’acquisizione di beni di pari valore a quelli non più sequestrabili, perché alienati nel corso del tempo. I sequestri eseguiti oggi nella provincia di Cosenza a carico degli eredi di Novelli hanno riguardato terreni ed edifici, nonché società operanti nel settore della distribuzione di carburanti e numerosi conti correnti bancari per un valore complessivo di 1 milione e 500mila euro.
L’indagine “Omnia”, nel luglio 2007, aveva condotto all’arresto di 54 appartenenti della cosca Faillace-Forastefano, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, usura, estorsione, nonché di porto e detenzione abusiva di armi ed esplosivi, documentando l’ascesa criminale della cosca nel territorio dell’alto ionio cosentino. in tale contesto, era stato accertato come in particolare Gaetano Novelli, mediante funzionari di banca compiacenti, individuasse gli operatori economici colpiti da rilevanti crisi di liquidità, concedendo finanziamenti a tasso usuraio, con l’obiettivo finale di condurli all’alienazione delle proprie imprese in favore dei Forastefano.
L’indagine economica ha accertato le illecite accumulazioni patrimoniali di Gaetano Novelli e del suo nucleo familiare, frutto della concessione, per conto della cosca Forastefano, di prestiti a tassi usurai. Il nucleo familiare oggetto dei sequestri di oggi, a fronte di modestissimi redditi dichiarati, è risultato proprietario di un vasto patrimonio, costituito da beni immobili, autoveicoli e attività commerciali.