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Agguato a Tropea, spari contro "il Bimbo"

Stava percorrendo via Libertà in direzione Tropea quando è stato colpito da alcuni colpi di pistola. Non è in pericolo di vita, Francesco La Rosa, di 41 anni, detto “il Bimbo”. L`agguato si è consuma…

Pubblicato il: 14/08/2012 – 12:36
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Agguato a Tropea, spari contro "il Bimbo"

Stava percorrendo via Libertà in direzione Tropea quando è stato colpito da alcuni colpi di pistola. Non è in pericolo di vita, Francesco La Rosa, di 41 anni, detto “il Bimbo”. L`agguato si è consumato poco dopo la mezzanotte: la vittima stava rientrando a casa a bordo di uno scooter. I sicari lo seguivano con una moto quando hanno fatto fuoco con una calibro 38 colpendolo al torace e a un braccio. Nella sparatoria è stata danneggiata anche una macchina che era parcheggiata lì vicino. Gli spari hanno attirato l`attenzione dei passanti che, vedendo Francesco la Rosa a terra, lo hanno accompagnato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi. I proiettili non hanno toccato organi vitali.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Tropea che, una volta avvisato il procuratore di Vibo Valentia Mario Spagnolo, hanno eseguito i rilievi sul luogo del delitto e hanno eseguito una serie di perquisizioni nelle abitazioni dei pregiudicati della zona.
Il tentato omicidio può essere il primo segnale che sta succedendo qualcosa nelle file della `ndrangheta di Tropea, territorio della famiglia La Rosa storicamente legata a Pantaleone Mancuso, detto “Luni Scarpuni”.
La vittima, infatti, è fratello del boss Antonio La Rosa conosciuto con il soprannome di “Ciondolino” e condannato nel processo “Odissea” assieme a Domenico Polito e Francesco Zaccaro.
Nello stesso processo era stato coinvolto anche Francesco La Rosa. Dopo un periodo di detenzione, però, nei suoi confronti caddero le accuse al termine del processo.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell`agguato ma soprattutto stanno tentando di capire se nella località turistica calabrese sono cambiati gli equilibri mafiosi.
L`attività degli investigatori, inoltre, punta a chiarire se il tentato omicidio di La Rosa sia maturato nell`ambito di contrasti interni alla famiglia di Tropea o se l`ordine sia partito dalla cosca Mancuso.
Al momento l`inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore di Vibo Valentia, Sirgiovanni, ma non è escluso che presto il fascicolo possa essere trasmesso alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

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