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Dima: «Pronto a sfiduciare la Severino»

ROSSANO CALABRO Giovanni Dima non ama molto gli artifizi linguistici e va subiro dritto al cuore del problema: «La chiusura del tribunale di Rossano? È una vigliaccata senza precedenti». Ha un diavol…

Pubblicato il: 16/08/2012 – 10:43
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Dima: «Pronto a sfiduciare la Severino»

ROSSANO CALABRO Giovanni Dima non ama molto gli artifizi linguistici e va subiro dritto al cuore del problema: «La chiusura del tribunale di Rossano? È una vigliaccata senza precedenti». Ha un diavolo per capello il parlamentare del Pdl originario di Corigliano Calabro. La decisione del governo di “salvare” solo i presìdi di Castrovillari, Lamezia Terme e Paola non riesce proprio a mandarla giù. Dopo la pausa estiva sarà battaglia in Parlamento. Dima non si tira indietro: «Sono pronto a firmare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Paola Severino. Preannuncio sin da adesso che non voterò nessun provvedimento di questo governo perché quanto accaduto con la chiusura del tribunale di Rossano è la dimostrazione più evidente dell’arroganza e della presunzione di un ministro della Giustizia senza consenso politico». La dura presa di posizione del deputato è confortata pure dall`intervento del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. Che, a proposito della mozione si sfiducia al Guardasigilli, avverte: «Valuteremo con attenzione se procedere con questo tipo di azione».
In ogni caso a Rossano sono ore parecchio calde. E il nuovo anticiclone “Caligola” non c`entra nulla. È l`accorpamento del tribunale cittadino a quello di Castrovillari a rendere bollente il clima. «Un territorio come quello della Sibaritide – attacca ancora Dima –, che conta oltre 80mila residenti sarà spogliato di un`istituzione importante». A rincarare la dose ci pensa il primo cittadino Giuseppe Antoniotti: «Il governo ha dimostrato di non volere bene a questo territorio abbandonando nelle mani della criminalità una delle aree più ricche della Calabria». Contro il decreto che predispone la chiusura del tribunale è probabile che venga presentato un ricorso (sul quale ci sarebbe anche il sostegno della Regione Calabria) alla Corte costituzionale.
I tagli operati dal governo sono previsti dalla manovra di riduzione della spesa pubblica. Il ministro della Giustizia Paola Severino aveva annunciato la soppressione di 37 tribunali, 38 Procure, 220 sedi distaccate e 674 uffici del giudice di pace (quest`ultimi tagli sono tutti confermati). Con l`accorpamento delle sedi giudiziarie minori l`esecutivo prevede di contenere le spese della macchina giudiziaria: 50 milioni in tre anni a fronte di mille edifici chiusi e diciemila tra pm, giudici onorari e personale amministrativo che dovrà essere spostato in altra sede. D`altra parte, come rilevato dalla stessa magistratura e dalle commissioni Giustizia di Camera e Senato, il criterio della riduzione degli uffici in base alla semplice dimensione del territorio controllato, rischiava di lasciare sguarnite le province più a rischio sotto il profilo della criminalità organizzata. Sul punto il ministro Severino aveva dichiarato a più riprese la sua apertura e la disponibilità a parlarne. Da qui la scelta di rivedere lo schema dei tagli (con il recupero di tre tribunali calabresi: Castrovillari, Paola e Lamezia Terme).

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