IN EDICOLA | A qualcuno piace falso
Il desiderio di comprare una borsa Louis Vuitton, indossata dalle star di Hollywood e simbolo dell`alta moda, diventa irrefrenabile, ma realizzarlo ha un costo davvero molto elevato. Ecco allora, l`a…

Il desiderio di comprare una borsa Louis Vuitton, indossata dalle star di Hollywood e simbolo dell`alta moda, diventa irrefrenabile, ma realizzarlo ha un costo davvero molto elevato. Ecco allora, l`apparentemente facile ricorso al falso: si acquista la borsa dei sogni anche se non originale e anche se, oltre a comprare un oggetto illegale, magari si mette pure a rischio la salute. A Cosenza, a volte, è più facile riconoscere le persone dalle griffe indossate piuttosto che dalle caratteristiche fisiche: fanno capolino il coccodrillo delle Lacoste o il cavallino della Ralph Lauren, gli immancabili chilometri di carte geografiche Alviero Martini che “vestono” la città, e le tante “H” ai piedi dei cosentini di ogni età. Se nel capoluogo bruzio non è hoganmania, poco ci manca. In tempi di crisi e spending review, è difficile pensare di investire 300 euro in un paio di scarpe. I finanzieri di Cosenza, guidati dal comandante provinciale, il colonnello Giosuè Colella, ogni giorno sequestrano enormi quantità di merce contraffatta. Spesso il cliente è consapevole di acquistare un “falso”: se, ad esempio, si rivolge alla bancarella. Ma può succedere che ci siano prodotti quasi identici all`originale. E magari venduti nei negozi.
Ecco, allora, come è possibile evitare la patacca: bisogna far attenzione al prezzo, alla tipologia del prodotto e alla serietà del punto vendita nel quale si acquista. Perché non basta osservare se le scarpe Paciotti hanno la “spada argentata” per essere sicuri che siano originali: il logo si riproduce facilmente. Il prezzo eccessivamente scontato è il principale campanello di allarme. Anche per evitare il “tarocco” negli outlet è importante considerare il prezzo: lì si dovrebbero trovare soltanto i vecchi modelli.
Persino i prodotti calabresi d`eccellenza agroalimentare sono al centro degli attacchi di truffatori. Così la filiera produttiva perde continuamente colpi. Tra i prodotti maggiormente copiati ci sono: i salumi, l`olio d`oliva extravergine ma soprattutto la cipolla di Tropea.
(Il servizio integrale a firma di Mirella Molinaro e Roberto De Santo lo trovate nel numero del Corriere della Calabria in edicola fino al prossimo 23 agosto)