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Cosenza, soppressa l`assistenza a disabili e dializzati

COSENZA Nei giorni in cui si apre lo sportello di assistenza agli anziani, si annuncia la soppressione del servizio disabili. Succede a Cosenza. E ora, nella città che si definisce «solidale», la cod…

Pubblicato il: 18/08/2012 – 13:15
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Cosenza, soppressa l`assistenza a disabili e dializzati

COSENZA Nei giorni in cui si apre lo sportello di assistenza agli anziani, si annuncia la soppressione del servizio disabili. Succede a Cosenza. E ora, nella città che si definisce «solidale», la coda di agosto potrebbe annunciare in anticipo un autunno caldo per 35 famiglie – quelle dei dipendenti dalla cooperativa Adiss – e un futuro incerto per i circa 100 disabili assistiti nel corso dei 14 anni di attività. Un impegno che potrebbe cessare il prossimo 13 settembre, giorno in cui i lavoratori dell`Adiss Multiservice (ex lsu-lpu, gran parte dei quali lavora per il Comune di Cosenza dal 1998 e stabilizzati nel 2001 nelle cooperative di Tipo A, che percepivano circa 600 euro al mese) saranno licenziati se non si troveranno altre risorse esterne al bilancio comunale. E mentre il web si mobilita con una petizione, per martedì 21 alle 10 è prevista una manifestazione davanti al Municipio bruzio.
Si tratta di un servizio sociale importante per le persone con grave disabilità e per le loro famiglie, come l`assistenza domiciliare e il servizio taxi per varie categorie di utenti (tra cui bambini, che vengono accompagnati soprattutto a scuola o a terapia, ma anche persone dializzate), attivo anche a Ferragosto per il trasporto dei dializzati.
Il servizio finora è stato finanziato dal Comune. Che, per scongiurarne la soppressione, il 2 agosto  scorso al fianco dei sindacati aveva chiesto un incontro urgente all`assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali Francescantonio Stillitani, per poter essere «messo nelle condizioni di assicurare i servizi sociali che sono diritto imprescindibile di una comunità». Il silenzio che da due settimane avvolge la vicenda fa immaginare che quella dell`Adiss sarà l`ennesima vertenza che graverà su Palazzo dei Bruzi alla ripresa post-vacanze.

L`ALLARME DEI GENITORI: «ANGOSCIATI»
«Mi auguro che si riesca a trovare una soluzione per scongiurare il pericolo di tagliare i fondi del Comune di Cosenza finora destinati a servizi sociali di grande utilità – ha commentato Vincenzo Gallo, padre di un ragazzo con grave disabilità ed ex assessore comunale dal 2002 al 2005, con delega anche alle Politiche per la disabilità –. Da sottolineare che alcuni di questi servizi favoriscono la vita indipendente e la permanenza delle persone con gravi disabilità nelle loro famiglie, evitando il loro ricovero in istituti e strutture residenziali pubbliche o private convenzionate. Ciò comporterebbe spese molto più elevate per la collettività, ma soprattutto notevoli costi umani per persone con gravi disabilità e le loro famiglie, già in stato di disagio estremo, di cui spero si tenga adeguatamente conto ad ogni livello istituzionale».
A Gallo ha fatto eco, oggi, una mamma le cui preoccupazioni sono simili a quelle di un centinaio di nuclei familiari: «Da circa 12 anni usufruisco del servizio comunale di assistenza domiciliare fornito attraverso le operatrici della cooperativa Adiss, che è stato per me di grande utilità – scrive Liliana Spinelli, madre di Agnese, 27enne con grave deficit mentale –. Da qualche giorno leggo sui giornali articoli sulla soppressione di questo servizio e sono indignata ed estremamente preoccupata, in quanto le operatrici di questa cooperativa sono state finora le uniche persone in grado di gestire con amore e dedizione mia figlia. L’idea di non poter contare più su di loro – aggiunge – mi angoscia, perché sono difficilmente sostituibili per l’esperienza che hanno acquisito e per i rapporti umani che si sono creati con mia figlia. Questi giovani lavoratori ci hanno assistito puntualmente anche quando per lunghi mesi non sono stati pagati, senza nemmeno farcelo sapere. Mi auguro che l’amministrazione comunale possa evitare la soppressione di questo servizio, anche perché credo ci siano altre spese meno importanti che si potrebbero tagliare».

CGIL E CISL: «COINVOLGERE PROVINCIA E REGIONE»
Massimiliano Ianni (Cgil) e Angelo Scarcello (Cisl) hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Mario Occhiuto, scrivendo, in una nota congiunta, «che il 13 di settembre i 35 lavoratori si troveranno fuori dal mercato del lavoro e privi di alcuna fonte di reddito con inevitabili e drammatiche conseguenze per interi nuclei familiari a causa di carenze di copertura finanziaria che non permetterebbe all’amministrazione comunale di predisporre una nuova proroga o indire il nuovo bando di gara per i servizi» di assistenza e trasporto disabili. Ianni e Scarcello vogliono «capire le reali intenzioni di Palazzo dei Bruzi nei confronti di questi lavoratori che svolgono un lavoro umile ma nello stesso tempo indispensabile per la società e per l’amministrazione comunale stessa. Nello stesso tempo – continua la nota – sollecitano l’attivazione di specifici tavoli di concertazione che coinvolgano i livelli istituzionali superiori, l’amministrazione provinciale e la Regione Calabria, al fine di trovare le risorse necessarie per risolvere positivamente e in modo strutturale la vertenza ed evitare che 35 lavoratori dopo anni di sacrifici e abnegazione al lavoro si trovino fuori dal mercato del lavoro e per evitare anche che da un giorno all’altro più di 100 famiglie si vengano a trovare senza servizi e cioè per fasce deboli della popolazione come persone diversamente abili, dializzati, anziani, eccetera».
I sindacati indicano anche una strada per la soluzione della questione e cioè l’utilizzo dei fondi Por 2007-2013 «che – spiegano – costituiscono una grande opportunità vista la disponibilità di risorse previste per incentivare il settore dei servizi sociali. Nello stesso tempo, qualora non si dovessero verificare cambiamenti di rotta si valuteranno tutte le iniziative di lotte opportune al fine di far rispettare la dignità di questi lavoratori e delle loro famiglie».

AMBROGIO (PD): «ZERO SOCIALE, MOLTA MONDANITÀ»
Ancora più amaro e polemico il commento del consigliere comunale del Pd Marco Ambrogio: «Già nell’ultima seduta di bilancio previsionale avevo aspramente contestato all’amministrazione Occhiuto la scarsa attenzione dimostrata nel primo anno di vita nei confronti del welfare cittadino. A solo poche settimane di distanza dalle rassicurazioni del sindaco abbiamo assistito dapprima alla chiusura della Città dei ragazzi con ricadute negative sia sulle famiglie utenti che sui lavoratori, ed ora alla notizia di licenziamento dei 35 dipendenti della coop Adiss che gestisce i servizi di accompagnamento di disabili e dializzati». Il consigliere democratico aveva aggiunto che «le preoccupazioni mie e dell’intero gruppo del Pd (che in quella seduta votò contro quel bilancio destroide e tutt’altro che dedito al sociale) oggi purtroppo si sono rivelate veritiere nell’assordante silenzio di una maggioranza sempre più impegnata a tessere le lodi di una città dalla ritrovata mondanità che dimentica però le classi meno abbienti e bisognose della nostra città. Quegli ultimi che dovrebbero essere i primi».
Dal canto suo, il sindaco Occhiuto ha specificato in un`intervista a un quotidiano locale che «nel primo anno di amministrazione siamo riusciti a mantenere la Adiss in un regime di proroga senza neppure fare i bandi. Ora tuttavia, a causa del taglio dei fondi regionali, non possiamo neppure bandire la gara per appaltare questi servizi importantissimi», ha aggiunto, annunciando l`incontro con Stillitani per fine mese. Nel frattempo, 135 famiglie sperano.
Una nota del consigliere di minoranza Giuseppe Mazzuca, intanto, fa uscire allo scoperto l`amministrazione comunale: «Il venerdì prima di ferragosto – fa sapere l`assessore alla Coesione sociale Alessandra De Rosa – ho avuto personalmente l’ennesimo incontro con un rappresentante della Uil e con i dipendenti della cooperativa Adiss, cercando insieme a loro spiragli per una situazione che da tempo sappiamo essere difficile. Ho personalmente proposto al presidente della cooperativa, in accordo con i sindacati, di adottare un provvedimento di sosp ensione temporanea del servizio per evitare il repentino licenziamento dei dipendenti. Ed è proprio con i dipendenti che abbiamo concordato di rivederci il prossimo 28 agosto». La De Rosa spiega anche «che la lettera di cessazione, da parte del Settore Welfare, del servizio di trasporto disabili con la cooperativa Adiss è un atto dovuto, su cui l`amministrazione non ha responsabilità dirette. Non siamo stati infatti noi a licenziare, visto che i tagli sono stati decisi dalla Regione Calabria. L`assistenza ai disabili – aggiunge – è un servizio esternalizzato dal Comune ed ormai in proroga da più di un anno. In ogni caso non verrà interrotto, sia chiaro. Il Comune cercherà altre fonti di finanziamento magari provenienti da risorse stanziate ad hoc a livello nazionale. E, in alternativa, in attesa di fondi dedicati, provvederemo ad avvalerci dell`ausilio di volontari attuando il principio della sussidiarietà, al quale molto dobbiamo ricorrere per non soccombere alla crisi».

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