IN EDICOLA | Le acque sporche in Calabria
I sistemi non funzionano. Né quello che dovrebbe portare l`acqua nelle case dei calabresi, né quello che dovrebbe rendere più fruibile il mare. Due sistemi sotto accusa. Il primo da parte della Corte…

I sistemi non funzionano. Né quello che dovrebbe portare l`acqua nelle case dei calabresi, né quello che dovrebbe rendere più fruibile il mare. Due sistemi sotto accusa. Il primo da parte della Corte dei conti, il cui dossier non è mai stato discusso dal consiglio regionale. Il secondo da parte di Procure, ambientalisti e bagnanti. All`addio della Sorical si accompagnano dubbi enormi. Ed enormi cifre da “discutere” con l`Enel, che, in mancanza di un nuovo titolare del contratto di fornitura, minaccia di sospendere il servizio dell`energia elettrica. La Calabria potrebbe restare a secco. E nel settore della depurazione le cose non vanno meglio. Ai margini della battaglia dialettica tra la Regione e Legambiente ci sono molte storie curiose. Come quelle dei viaggi a perdere dei camion che dalla Sicilia vengono a scaricare in Calabria. Oppure degli scarichi a mare che, sparsi sulla costa, non contribuiscono ad attirare i turisti. Sullo sfondo, la vera domanda centrale: qual è lo stato del nostro mare? La risposta: nessuno può dirlo con certezza, perché mancano i dati.
Intanto, il ciclo delle acque (dalla distribuzione allo smaltimento) andrebbe unificato. È una questione sulla quale si deve lavorare al più presto per uscire dall`eterna emergenza.
(Gli articoli del servizio di copertina, a firma del direttore Paolo Pollichieni, di Gaetano Mazzuca e di Pablo Petrasso, sono nel numero del “Corriere della Calabria” in edicola fino a giovedì 30 agosto)