Medicina a Cosenza le paure di Catanzaro
COSENZA Da un lato c`è il paventato (nel capoluogo) depotenziamento dell`università Magna Graecia. Dall`altro la possibilità di offrire una nuova opportunità agli studenti cosentini. Aggiungete un pi…

COSENZA Da un lato c`è il paventato (nel capoluogo) depotenziamento dell`università Magna Graecia. Dall`altro la possibilità di offrire una nuova opportunità agli studenti cosentini. Aggiungete un pizzico di campanilismo e otterrete una miscela difficile da maneggiare. Il fatto è che, dopo il via libera del Tar, l`avvio dei corsi delle professioni sanitarie a Cosenza è sempre più vicino. Se ne occuperà l`Università “La Sapienza” di Roma. E a Catanzaro sono tutti molto preoccupati. Anche il leader dell`opposizione in consiglio comunale, Salvatore Scalzo: «Credo che con la sentenza del Tar di ieri si compia un salto in avanti nel processo ormai difficilmente evitabile del depotenziamento del ruolo di Catanzaro nella formazione sanitaria. Una brutta pagina e l`inizio di un ennesimo brutto libro», dice il candidato del Pd. Per Scalzo si tratta di «un vulnus terribile alla specializzazione sanitaria del nostro capoluogo». E, in ogni caso, alla decisione si sarebbe dovuto arrivare dopo «un tavolo di confronto tra la Regione, l`Università Magna Grecia e le istituzioni del capoluogo. Invece tutto sembra seguire canali diversi, i canali degli accomodamenti localistici e dei rapporti regionali di forza in casa Pdl». «Mi sconvolge – dice ancora Scalzo – una cosa su tutte: il fatto che il direttore dell`Asp di Cosenza, nelle sue dichiarazioni, ringrazi con veemenza l`assessore Gentile, quasi a offrire il segnale chiaro di quali sono i rapporti interni al Pdl e il prezzo che la città di Catanzaro paga all`irrilevanza o sudditanza del Pdl catanzarese dinanzi all`azione del governatore regionale».
E l`altro Gentile, il senatore Antonio, fratello dell`assessore chiamato in causa ieri da Scarpelli (in modo davvero irrituale), ha fatto sentire la sua voce. Per tranquillizzare Catanzaro: «Giudico incomprensibili le reazioni allarmate che arrivano da Catanzaro, che non subirà alcun danno, avendo una prestigiosa facoltà di Medicina che rimarrà nella sua unitarietà e che sarà oggetto di potenziamento. Chi scrive è immune da ogni campanilismo becero e sterile che appartiene a stagioni dimenticate e che ha il solo effetto di dividere una Regione che ha bisogno di una forte condivisione. Al rettore Quattrone ricordo che il compianto Rettore Venuta aderì con entusiasmo alla mia proposta, il 2001, di trasferire la facoltà di Legge a Cosenza. Ora è necessario che questo polo sanitario nasca nel centro storico cosentino e che il sindaco Mario Occhiuto si attivi per trovare un palazzo che possa ospitare la sede, comprendendo che questo primo passo potrà essere lievito per il futuro e determinare l`ingresso di giovani della provincia e di altre realtà nel nostro bellissimo borgo».
E poi via ai ringraziamenti per la sigla dell`accordo con la Sapienza: «Questa convenzione si è conclusa grazie all`interessamento del professor Gaudio, preside della facoltà di medicina a Roma e cosentino, del professor Andò, preside della facoltà di farmacia all`Unical, dei direttori Scarpelli e Gangemi e, soprattutto, del presidente Scopelliti, che ha una visione longitudinale delle espansioni della Calabria e che, essendo giovane, abiura la difesa del campanile»