Senato accademico, tra gli impiegati dell`Unical c`è il primo candidato
RENDE «La mia candidatura, che di sicuro rappresenta un momento di rottura di uno status quo, dovrebbe convincere tutti che è giunto il momento di una forte reazione». Parla Marcello Fiore, primo can…

RENDE «La mia candidatura, che di sicuro rappresenta un momento di rottura di uno status quo, dovrebbe convincere tutti che è giunto il momento di una forte reazione». Parla Marcello Fiore, primo candidato ufficiale al Senato accademico per il personale tecnico-amministrativo dell`Unical. Lo stesso che, nell`ultima assemblea del personale, si è alzato in piedi e ha attaccato, senza risparmiarsi, i suoi “colleghi” del sindacato: «Non perché ce l`abbia con il sindacato – ha spiegato poi al “Corriere della Calabria” – ma perché non mi piace l`uso che alcuni hanno fatto del sindacato in questi anni». “Questi anni” sono quelli dell`era Latorre, nel corso della quale Fiore è passato da un ruolo ambito (quello di responsabile dell`orientamento in uscita dei laureati) all`essere messo in un cantuccio. In vista del voto, che impegnerà l`ateneo il 26 e il 27 settembre del 2010, Fiore (ex rappresentante sindacale della Cgil) ha deciso di riprovarci «senza investiture sindacali, non per rinnegare il passato ma perché in questo ateneo c’è bisogno di ridare forza e vitalità alla parola “rappresentanza”. C’è bisogno che il sindacato si riappropri del proprio ruolo smarcandosi da logiche che troppe volte lo hanno visto subire scelte più che imporre rispetto delle regole, onde evitare, come purtroppo avviene anche nei partiti, che diventi copertura di persone che utilizzano i simboli per il loro tornaconto personale». Un presupposto non proprio accomodante. Ma i tempi si preannunciano difficili: «Il nuovo Statuto dell’università renderà sempre più verticistica la gestione, gli spazi democratici diventeranno sempre più ridotti». E il personale non avrà più rappresentanza in Consiglio d`amministrazione dunque «non avrà più alcun peso nelle scelte che gli organi di gestione faranno. Ed ancora più triste sapere che tutto questo è passato con il consenso dei rappresentanti del personale». Sullo sfondo delle prossime elezioni c`è un passaggio epocale, quello che vedrà la privatizzazione dei servizi del Centro residenziale: «Servizi privatizzati, proposti da un ente pubblico oltre ad essere contraddittorio, significa anche maggiori costi per le famiglie degli studenti che, se fino a oggi hanno avuto la possibilità di garantire ai propri figli l’opportunità di frequentare i corsi di studio, da domani potrebbero non farcela più con conseguenze facilmente ipotizzabili». Uno scenario in cui l`ateneo non agisce con troppa coerenza: «Si minacciano tagli di stipendi e si mantengono in servizio super pensionati, si nominano dirigenti, nascono nuove aree e tutto passa con sussurri sindacali». Anche per questo Marcello Fiore ha scelto di metterci la faccia. A cinque anni di distanza dall`ultima volta.