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La doppia linea del Pd sulla questione morale

LAMEZIA TERME Ormai il dato è chiaro a tutti: esiste una divaricazione netta tra la linea politica del commissario del Pd calabrese Alfredo D`Attorre e il gruppo del partito che opera in consiglio re…

Pubblicato il: 07/09/2012 – 15:38
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La doppia linea del Pd sulla questione morale

LAMEZIA TERME Ormai il dato è chiaro a tutti: esiste una divaricazione netta tra la linea politica del commissario del Pd calabrese Alfredo D`Attorre e il gruppo del partito che opera in consiglio regionale. Se n`è avuta ulteriore conferma nel corso dell`ultima riunione convocata alla vigilia delle riunioni di Palazzo Campanella nel corso delle quali è stato rinnovato l`Ufficio di presidenza del Consiglio.
Le discrepanze maggiori riguardano l`atteggiamento da mantenere davanti a una maggioranza di centrodestra che solo pochi giorni addietro ha dovuto fare i conti con il terzo arresto di un suo componente. Sul punto, D`Attorre avrebbe invitato tutti i consiglieri a svestire i panni dei garantisti senza se e senza ma. Un concetto già espresso alla festa lametina di Sel e ribadito in occasione del vertice con i consiglieri regionali: «Il governatore Scopelliti deve chiedere scusa ai calabresi e assumersi la responsabilità politica di aver inserito in lista persone che hanno commesso, almeno a leggere le carte delle inchieste, reati gravissimi».
Di fronte a tali affermazioni, non sarebbe stata una sorpresa se in Aula fosse arrivata, durante le ultime due sedute del consiglio regionale, una dura presa di posizione dal gruppo democrat. E invece niente di niente. Neanche una parola in aula, nemmeno un rigo di comunicato stampa in dieci giorni.
Preferiscono aspettare i consiglieri regionali del partito di Bersani. Magari “sposando” la linea del presidente dell`Assemblea Franco Talarico (Udc) che va sostenendo da tempo la necessità di «distinguere» le responsabilità dei singoli da quelle delle istituzioni.

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