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L`ingegnere Romani rompe il silenzio e attacca

L`ingegnere Gaetano Romani rompe il silenzio e attacca l`attuale cda della Parco Romani srl «capace solo di proclami e promesse e che ha fallito il mandato assegnatogli nell`atto costitutivo». Romani…

Pubblicato il: 08/09/2012 – 15:47
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L`ingegnere Romani rompe il silenzio e attacca

L`ingegnere Gaetano Romani rompe il silenzio e attacca l`attuale cda della Parco Romani srl «capace solo di proclami e promesse e che ha fallito il mandato assegnatogli nell`atto costitutivo». Romani, proprietario per oltre il 99% della società, si dice pronto a riprendere la guida dell`enorme centro commerciale finito al centro di un`indagine della Procura di Catanzaro. Nel mirino dell`ingegnere finisce l`ex consigliere comunale e attuale presidente del consiglio di amministrazione della srl Franco Lacava. In particolare quando nella veste di consigliere comunale votò contro la permuta proposta dalla ditta “Romani”. «Lacava – scrive Romani – votò a favore del provvedimento del consiglio comunale che impose alla ditta Romani il pagamento dell`area acquisita solo attraverso bonifici bancari. Lacava – prosegue l`ingegnere – è presente in almeno due incontri negli uffici della Gatto costruzioni in via Acri, 41. I colloqui vertevano sull`incarico della redazione del piano di risanamento della ditta Rosa Romani. Giustificò la sua presenza motivandola in qualità di rappresentante ufficioso del sindaco Rosario Olivo il quale desiderava essere aggiornato sulla fattibiltà della proposta in discussione. Il consigliere Lacava votò poi a favore della delibera che approvava la permuta proposta da Gatto e Speziali e sulla quale si è incentrata l`attenzione della Pocura della Repubblica». Strali anche contro gli altri membri del cda che secondo Romani avrebbero ottenuto benefici e prebende senza raggiungere alcun risultato. «L`unico dato – conclude Gaetano Romani – è che i lavori sono fermi da sei mesi, si continua a pagare la vigilanza e un guardiano (peraltro non in possesso dei requisiti di legge). Le vicende relative alle porzioni immobiliari da parte di Catanzaro servizi sono cosa nota e alla attenzione della magistratura. Coloro i quali vogliono finire il centro si devono, insieme alla famiglia Romani, porre questo obiettivo: scacciare con evangelica espressione i mercanti dal tempio». All`appello di Romani risponde presente il comitato degli acquirenti “Gli occhi sul Parco” che chiedono «trasparenza» negli atti del cda. Il comitato, inoltre, sottolinea la recente sentenza del Tribunale di Catanzaro con cui ha condannato la Parco Romani srl a risarcire un acquirente con 300mila euro. «Ognuno di noi – conclude la nota del comitato – provvederà a tutelare le proprie ragioni nella aule giudiziare».

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