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Voti comprati a Catanzaro, denaro per ritrattare?

CATANZARO C`è il rischio che i testimoni vengano avvicinati «offrendo loro denaro affinché essi, o non depongano in dibattimento, o ritrattino le loro dichiarazioni deponendo così il falso». È questa…

Pubblicato il: 10/09/2012 – 13:54
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Voti comprati a Catanzaro, denaro per ritrattare?

CATANZARO C`è il rischio che i testimoni vengano avvicinati «offrendo loro denaro affinché essi, o non depongano in dibattimento, o ritrattino le loro dichiarazioni deponendo così il falso». È questa la motivazione con cui il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni ha avanzato la richiesta di incidente probatorio nell`ambito dell`inchiesta sulla presunta compravendita di voti alle ultime elezioni comunali di Catanzaro. Nel provvedimento, notificato oggi, sono indicate le parti offese: gli elettori di Catanzaro e i candidati al consiglio comunale. Ci sono poi tredici nomi coperti da omissis, sono i testimoni oculari dei presunti brogli alle ultime Amministrative. Resta così celata l`identità di quei cittadini che in questi mesi di indagini hanno raccontato al magistrato di essere stati avvicinati, prima della scadenza elettorale, con promesse di pagamento o addirittura di un posto di lavoro in cambio del loro voto.

GLI INDAGATI Sei le persone che figurano come indagati. Il consigliere comunale Francesco Leone (difeso dagli avvocati Gianni Russano e Antonio Lomonaco) e Ferdinando Tomaselli (assistito dall`avvocato Andrea Gareri) devono rispondere di violazione della legge elettorale. Secondo quanto riportato nella richiesta del pm, in concorso tra di loro, Tomaselli per conto di Leone, «candidato consigliere al Comune di Catanzaro con Sergio Abramo sindaco, nella giornata delle elezioni comunali in Catanzaro, effettuavano promesse ed elargizioni di denaro nonché promesse di altre utilità finalizzate al conseguimento dei voti». Inoltre i due indagati, in concorso con altri correi non ancora identificati, «al fine di far conseguire al Leone l`elezione al consiglio comunale di Catanzaro, alteravano mediante normografo le relative schede elettorali, apponendo su di esse il nominativo di Francesco Leone». Gravino Paolo è, invece, accusato di aver accettato 300 euro. Cinquanta euro sarebbe la somma accettata da Salvatore Tomaselli «quale corrispettivo per il voto dato a Francesco Leone, quest`ultimo candidato a consigliere comunale». A carico degli ultimi due indagati, Angelo Raffaele e Fabio Trapasso, viene ipotizzato il reato di favoreggiamento perché convocati come persone informate sui fatti dalla Digos si rifiutavano di rispondere alle domande inerenti le condotte degli altri indagati o fornivano false dichiarazioni.  

TUTELARE I TESTIMONI  Alla base del provvedimento c`è la preoccupazione del pm che le prove finora acquisite vengano “inquinate”. Il sostituto procuratore fa riferimento «alla condotta posta in essere da Ferdinando Tomaselli e Francesco Leone». In particolare, «alla luce del modus operandi del Tomaselli, al quale viene contestato il versamento o la promessa di somme di denaro o altre utilità, è altamente probabile che costui avvicini nuovamente le suindicate persone offrendo loro denaro affinché esse o non depongano in dibattimento o ritrattino le loro dichiarazioni deponendo così il falso». Durante l`incidente probatorio verranno anche sentiti i due indagati che secondo l`accusa avrebbero ricevuto somme di denaro per votare Leone, Paolo Gravino e Salvatore Tomaselli. In aula, quindi verranno ascoltate testimonianze come quella di una giovane ragazza del capoluogo che ha raccontato agli inquirenti di essere stata avvicinata più volte. Dapprima le vennero proposti 40 euro per scrivere sulla scheda elettorale il nome di un candidato al consiglio comunale. Le modalità per dimostrare di aver votato “giusto” e quindi ricevere il compenso le sarebbero state spiegate in seguito. Davanti al rifiuto il compenso sarebbe aumentato a 50 euro. L`ultimo tentativo sarebbe avvenuto davanti al seggio dove le sarebbero stati proposti 100 euro per votare consigliere e candidato sindaco. La stessa ragazza avrebbe poi aggiunto che nelle precedenti elezioni le sarebbe stato offerto un posto di lavoro.
Resta da attendere che l`ufficio gip di Catanzaro fissi la data dell`udienza per l`incidente probatorio.

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