Adamo, la Bruno Bossio e l`attrazione per Renzi
COSENZA Se due indizi non fanno una prova, poco ci manca. Partiamo dal primo indizio: a Diamante, domenica sera, per l`intervista pubblica a Matteo Renzi c`era il pubblico delle grandi occasioni. In…

COSENZA Se due indizi non fanno una prova, poco ci manca. Partiamo dal primo indizio: a Diamante, domenica sera, per l`intervista pubblica a Matteo Renzi c`era il pubblico delle grandi occasioni. In platea sono stati notati il consigliere regionale Nicola Adamo e sua moglie – che tra l`altro è membro della direzione nazionale del Pd – Enza Bruno Bossio. Secondo indizio: alcuni tra i dirigenti politici più vicini ad Adamo e alla sua consorte hanno messo su Facebook un gruppo dal nome inequivocabile “Comitato Pro Renzi Calabria”.
Manca il terzo indizio per completare il quadro e stabilire che almeno questa corrente del partito è pronta a sostenere il sindaco di Firenze alle primarie per la premiership del centrosinistra. «Devo capire – spiega la Bruno Bossio -. Renzi mi sta simpatico, mi piace il suo modo di far politica ma anche Bersani è una persona capace. Certo, la stessa cosa non posso dirla rispetto alle persone che circondano il nostro segretario nazionale».
Se questo significherà un abbraccio alla causa dei rottamatori è ancora tutto da stabilire. A giocare a favore di Renzi potrebbe esserci il poco spazio che esiste nel variegato fronte dei bersaniani calabresi. La Bruno Bossio, e con lei Adamo, sa bene che sul nome del leader si sono già collocati quasi tutti i colonnelli calabresi. La prospettiva allora potrebbe essere quella di giocare una partita d`astuzia, andando a rinfoltire il fronte a cui sta lavorando l`ex sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, con l`obiettivo di ritagliarsi un ruolo che altrove sarebbe impossibile inventare.
E la conferma (seppur implicita) arriva sempre dalle parole utilizzate dalla diretta interessata: «Se dovessi reagire a come stanno gestendo il partito calabrese, non avrei dubbi a sostenere Renzi. Ma prima di decidere voglio vedere alcune scelte di Bersani». Possibile che si tratti solo di un bluff per alzare la posta in palio?