Nuove adesioni al manifesto
Si registrano nuove adesioni al manifesto “Reggio rivendica il suo ruolo”. Nino Scaramozzino, manager del trasporto aereo, Alexandra Zappone e Monica Libri, funzionari del trasporto aereo; Mirella So…

Si registrano nuove adesioni al manifesto “Reggio rivendica il suo ruolo”. Nino Scaramozzino, manager del trasporto aereo, Alexandra Zappone e Monica Libri, funzionari del trasporto aereo; Mirella Sontuoso, direttore tecnico della sicurezza, e Francesco Eneide, imprenditore, in una nota affermano: «Non accettiamo che la nostra città venga additata come “mafiosa”». «Non lo accettiamo – aggiungono – per i tanti sacrifici che noi reggini abbiamo dovuto sostenere in questi anni affinché la nostra città fosse considerata una delle realtà più belle d`Italia; non lo accettiamo perché i tanti percorsi di sviluppo, sopratutto a partire dal settore turistico, verrebbero bruscamente interrotti con conseguenti effetti negativi irreparabili. Chi penserebbe di venire a Reggio Calabria, in visita o in vacanza, se qualcuno decretasse che si tratta di una “città mafiosa”? Non lo vogliamo minimamente immaginare. Probabilmente non si tiene conto delle innumerevoli professionalità reggine che si sono fatte strada nei più importanti settori, a livello nazionale e internazionale, nonostante il disagio di essere spesso etichettati come `ndranghetisti appena fuori regione. Noi vogliamo continuare a lavorare per concretizzare quel sogno che coltiviamo da anni per dare ai nostri figli un futuro certo nella loro terra». Anche il cardiologo Enzo Amodeo ha voluto sottoscrivere il manifesto: «È inaccettabile la campagna denigratoria attuata contro l`intera comunità reggina. Forte del mio impegno quotidiano, della mia storia, della professionalità e del mio amore per Reggio, sono convinto – ha scritto in una nota il cardiologo – che bisogna sostenere il processo di sviluppo della nostra città. Così come ritengo prezioso il contributo di tutti quei reggini che si spendono costantemente con passione e determinazione per affermare le nostre enormi ricchezze umane, professionali e culturali».