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Esplode l`ira dei forestali. E Trematerra prende tempo

REGGIO CALABRIA Rischia di concludersi con un nuovo nulla di fatto la riforma di Arssa e Afor, in programma oggi in consiglio regionale. Nel corso di un incontro durato più di due ore – alla presenza…

Pubblicato il: 24/09/2012 – 11:58
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Esplode l`ira dei forestali. E Trematerra prende tempo

REGGIO CALABRIA Rischia di concludersi con un nuovo nulla di fatto la riforma di Arssa e Afor, in programma oggi in consiglio regionale. Nel corso di un incontro durato più di due ore – alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra, del direttore generale del dipartimento Giuseppe Zimbalatti e del sottosegretario Alberto Sarra – i sindacati hanno chiesto a gran voce il rinvio della discussione sugli enti strumentali. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno manifestato la disponibilità a intavolare una nuova trattativa che tenga conto delle richieste dei forestali, che da questa mattina stanno presidiando Palazzo Campanella.
La principale preoccupazione dei lavoratori riguarda la forma giuridica dell’Afor, che in base al nuovo testo di riforma sarà trasformato in ente di natura economica. Una rivendicazione che va contro il provvedimento redatto dalla maggioranza. Che, anche considerata la volontà dell’opposizione di centrosinistra di non votare il testo finale (per l’approvazione serve il voto favorevole dei 2/3 dell’assemblea), sta valutando la possibilità di posticipare la discussione a data da destinarsi. L’assessore Trematerra, dopo aver inutilmente tentato di spiegare la bontà della riforma dell’Afor, ha lasciato l’incontro dietro la promessa di avanzare le richieste dei lavoratori alla maggioranza consiliare.
Intanto, fuori da Palazzo Campanella la tensione resta altissima, con i manifestanti che continuano a tenere sotto assedio la sede del consiglio regionale calabrese. I lavoratori hanno più volte tentato di sfondare i cordoni antisommossa delle forze dell’ordine. Alcuni contestatori questa mattina sono riusciti a fare irruzione nella struttura, al grido di «ladri, ladri». Fischi e cori di scherno sono stati rivolti anche contro il governatore Peppe Scopelliti, “sfidato” a scendere dalla macchina e confrontarsi con i lavoratori. Il palazzo è stato per molto tempo off limits per tutti i consiglieri regionali, che solo in un secondo momento sono riusciti a entrare nel parlamentino regionale da un accesso secondario.
A questo punto, però, visto l’esito negativo dell’incontro fra gli operai e l’assessore Trematerra, gli animi si sono esacerbati.
Sotto il sole dalle prime ore del mattino, stanchi e affamati, i forestali attendevano un segnale dal palazzo. Segnale che non è arrivato. Sono riprese quindi le cariche verso il consiglio regionale con i poliziotti che hanno risposto a loro volta con cariche di alleggerimento per allontanare la folla da Palazzo Campanella. Sono volate bottiglie da una parte e manganellate dall’altra, con gli agenti in tenuta antisommossa che hanno allontanato gli operai e chiesto rinforzi in centrale.
I consiglieri regionali, nel frattempo, sono barricati nei loro uffici in attesa che la situazione migliori. L’attesissimo consiglio regionale alle 16.30 non era ancora iniziato.

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