Assolto il superpoliziotto Carmine Gallo
MILANO Carmine Gallo, il superpoliziotto che in passato, oltre a esser stato un uomo di punta della Squadra mobile di Milano, ha lavorato fianco a fianco con gli inquirenti per combattere la `ndrangh…

MILANO Carmine Gallo, il superpoliziotto che in passato, oltre a esser stato un uomo di punta della Squadra mobile di Milano, ha lavorato fianco a fianco con gli inquirenti per combattere la `ndrangheta e più in generale la criminalità organizzata, oggi è stato assolto con formula piena assieme al collega Filippo Ninni, già capo della Polaria e della Criminalpol lombarda, dall`accusa di procurata evasione di Giorgio Tocci, il killer dei clan calabresi poi diventato collaboratore di giustizia: i due, stando al capo di imputazione, nel settembre di 4 anni fa, non avrebbero impedito al pentito di violare per due volte le prescrizioni stabilite dalla detenzione domiciliare e cioé il rientro a casa entro le 19.30.
La decisione è arrivata nel primo pomeriggio dai giudici della terza Corte d`Appello di Milano dopo un cambio di rotta dell`accusa. Mesi fa il sostituto pg Giulio Benedetti aveva chiesto per i due la conferma della condanna inflitta in primo grado: cinque mesi di carcere con la sospensione e la non menzione. Ma oggi, durante le repliche, un nuovo sostituto procuratore generale, Carmen Manfredda, dopo aver studiato il fascicolo, ha ribaltato la prospettazione accusatoria: nessuna procurata evasione da parte di Gallo e Ninni, ma un tentativo di risolvere i problemi di salute di Tocci per i quali non era rincasato per tempo. Da qui la richiesta, poi accolta, di assoluzione dei due poliziotti, difesi rispettivamente dagli avvocati Antonella Augimeri e Gianluca Maris e da Angelo
Colucci, «perché il fatto non sussiste».
Tocci invece, assistito da Aldo Egidi, è stato scagionato dall`imputazione di calunnia nei confronti di alcuni carabinieri perché il fatto non costituisce reato, ma è stato condannato a cinque mesi di reclusione per quelle due evasioni da lui ammesse e per cui ora è in carcere.