«Latorre non può nominare il nuovo cda»

RENDE Cgil, Cisl e Uil, dopo le elezioni universitarie, chiedono che il nuovo Senato accademico si occupi dei problemi rimasti sospesi negli ultimi due mesi di blocco delle attività istituzionali.
«Il primo nodo da sciogliere – scrivono in una nota – è se costituire il nuovo Consiglio di amministrazione o prorogare, insieme al rettore, l’attuale organo collegiale». Una scelta tutta politica. E i tre sindacati propendono per l`ultima soluzione: «Lo Statuto prevede un Cda con una maggioranza di componenti scelti dal rettore. Eventualità questa, che, se i membri fossero scelti dal Magnifico in carica (Giovanni Latorre, ndr), sarebbe negata al rettore che sarà eletto nel 2013, che si vedrebbe costretti ad operare con un organo voluto dal suo predecessore». A maggior ragione la scelta, secondo Cgil, Cisl e Uil, andrebbe rinviata, visto che «sta emergendo in ateneo una forte spinta verso una modifica sostanziale delle modalità di costituzione del Cda, per richiedere l’elezione e non la designazione dei suoi componenti. D’altra parte, in una fase di rinnovamento dell’intero assetto della didattica, della ricerca e di tutti i servizi ad essi connessi, è auspicabile che il Senato concentri le energie su queste emergenze organizzative. Per far ciò sono necessari momenti di confronto, di studio, di rottura verso posizioni conservative, di scelte coraggiose in ordine alla rivisitazione dell’offerta formativa, alla riorganizzazione delle strutture dipartimentali, con specifico riferimento alla perfomance della ricerca».