Precari Asp, Guccione: «Basta con lo scaricabarile»
COSENZA «In Calabria può accadere, come sta avvenendo in questi giorni, di tutto per responsabilità di un governo regionale confuso, superficiale e pressappochista». Lo afferma, in una nota, il consi…

COSENZA «In Calabria può accadere, come sta avvenendo in questi giorni, di tutto per responsabilità di un governo regionale confuso, superficiale e pressappochista». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. «La vicenda dei 41 lavoratori interinali dell’Asp di Cosenza – prosegue la nota – è la conferma di tale giudizio. Il primo ottobre scorso, infatti, presso il dipartimento regionale della Salute si era pervenuti alla firma di un protocollo d’intesa tra una delegazione dei lavoratori interinali dell’Asp, i rappresentanti sindacali, il sindaco di Castrovillari e il vicesindaco di San Giovanni in Fiore in cui si stabiliva la sospensione dell’annunciato recesso fino al termine di 15 giorni a far data dal 30 settembre 2012. In quell’occasione, peraltro, fu dato atto al direttore generale dell’Asp di Cosenza di aver chiesto al commissario ad acta per il Piano di rientro Scopelliti l’autorizzazione alla proroga dei contratti fino al 31 dicembre di quest’anno. Oggi i lavoratori sono stati costretti ad occupare i locali dell’Asp di Cosenza nonostante fosse già stata presa una decisione chiara e largamente condivisa».
«Evidentemente – aggiunge Guccione – si sta giocando sulla pelle dei lavoratori attraverso un indecoroso scaricabarile che è frutto di piccole e meschine speculazioni politiche che non tengono in nessun conto i diritti dei lavoratori e la garanzia dei già precari livelli minimi di assistenza». «È ora di smetterla – conclude il consigliere regionale del Pd – con le chiacchiere e le meschinerie. I responsabili della gravità dei problemi e dello sfascio della sanità nella nostra provincia e nella nostra regione sono ben chiari e individuati. Di questo stato di cose dovranno assumersi pubblicamente tutta la responsabilità davanti ai cittadini».