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Mercure, operai sulla ciminiera per protesta

Quattro operai della centrale Enel del Mercure, a Laino Borgo, sono saliti per protesta su una ciminiera dell`impianto. I lavoratori chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale in vista della Con…

Pubblicato il: 04/10/2012 – 12:10
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Mercure, operai sulla ciminiera per protesta

Quattro operai della centrale Enel del Mercure, a Laino Borgo, sono saliti per protesta su una ciminiera dell`impianto. I lavoratori chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale in vista della Conferenza dei servizi organizzata dalla Regione Calabria per il 10 ottobre. «Ciò che temiamo – hanno sostenuto i lavoratori – è che venga ulteriormente rinviata, determinando così altri ritardi, ogni decisione sul futuro dei cento dipendenti della centrale».
«Arrampicarsi su una ciminiera alta 65 metri è probabilmente l`ultimo gesto estremo che resta ai nostri cari per chiedere l`attenzione delle istituzioni. Siamo alla fame e non sappiamo cosa dare da
mangiare ai nostri figli». Lo dicono i familiari dei quattro operai della centrale Enel del Mercure che stamattina sono saliti per protesta su una ciminiera chiedendo prospettive per il loro futuro occupazionale.
«Le istituzioni – aggiungono – devono darci garanzie. Chiediamo l`intervento immediato di tutte le istituzioni coinvolte perché facciano in modo che i lavoratori possano tornare al loro lavoro e alle loro famiglie. L`Italia è un Paese allo sbando. Non ne possiamo più. Ci sentiamo presi in giro dalla politica delle false promesse e dei rinvii».
In una nota il Comitato per la riattivazione della centrale del Mercure sostiene che «l`iter autorizzativo per la ripresa dell`impianto è durato dieci anni e dopo innumerevoli pareri positivi tutto viene rimesso in discussione assieme a 150 posti di lavoro fissi e oltre 1000 derivanti dalla filiera del legno. L`eccesso di burocrazia sta distruggendo il nostro Paese e le nostre speranze di sopravvivenza e di legalità. La cosa più grave è che ad agosto tutti promettevano tempi rapidi per la ripresa e la conclusione della Conferenza dei servizi e ora invece avvertiamo l`amara sensazione che tutto si stia nuovamente incagliando nei meandri della burocrazia. Una mancanza di attenzione intollerabile nei confronti della dignità e del lavoro delle famiglie».

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