Caso Reggio, il doppiopesismo dell`associazione "Riferimenti"
REGGIO CALABRIA L`associazione antimafia “Riferimenti” ha sempre dimostrato coraggio nell`affrontare le sfide più pericolose. Oggi ha fatto un passo ulteriore in avanti riuscendo a sfidare anche il r…

REGGIO CALABRIA L`associazione antimafia “Riferimenti” ha sempre dimostrato coraggio nell`affrontare le sfide più pericolose. Oggi ha fatto un passo ulteriore in avanti riuscendo a sfidare anche il ridicolo.
Lo ha fatto mettendo in rete una dichiarazione sul fallito sciopero degli studenti reggini, chiamati a raccolta da un anonimo manifesto in difesa di Reggio contro il “rischio” di un commissariamento per mafia.
Vale la pena di leggere i passi salienti della dichiarazione di “Riferimenti”.
«Ancora una volta oggi Reggio Calabria assurge agli onori della cronaca nazionale per lo sciopero programmato che irresponsabilmente oggi avrebbe voluto gli studenti in piazza?. Le firme del giornalismo non risparmiano certo allusioni pesanti nei riguardi dei nostri giovani che avrebbero deciso di accorrere “in difesa della città”. Contro la presenza di elementi mafiosi in Comune? No, contro il rischio di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa. Così recita la stampa ed è solo uno dei tanti.? Fortunatamente lo sciopero è fallito ma la vergogna rimane».
Poi aggiunge: «Non c`è cosa più bassa della strumentalizzazione degli inermi ragazzi che si tenta di gestire come armi per i propri obiettivi!!? Noi che ormai da decenni cerchiamo di costruire coscienze nella lotta contro la mafia, siamo davvero nauseati.?”Non vogliamo commissariato il nostro futuro” gridava uno slogan ma a chi era diretto ci chiediamo. I giovani di questa terra dovrebbero sapere che c`è una cosa sola che commissaria il loro futuro e si chiama `ndrangheta! Per fortuna sono in tanti quelli che lo sanno e lo hanno dimostrato non aderendo allo sciopero odierno. In tanti hanno dimostrato di non permettere che il loro cervello sia portato all`ammasso e di essere in grado d`intendere e di volere!!!».
Il punto è che “Riferimenti”, peraltro in larga compagnia, è tra le associazioni firmatarie del famoso “manifesto dei 500” che tanto piace al sindaco Demetrio Arena ed a molti suoi sodali. Un manifesto che, sia pure con qualche maldestro equilibrismo, sentenziava che lo scioglimento del Comune di Reggio per infiltrazioni mafiose sarebbe stato uno schiaffo da evitare ed era frutto di una congiura messa in campo da mai meglio indicati “nemici della città”. Un poco le stesse cose che emergono dal foglio clandestino che organizzava il fallito sciopero degli studenti.
Difficile conciliare la doppia posizione presa da “Riferimenti”.